Twitter e facebook sempre più in linea con iOs 7

I due principali social network, Facebook e Twitter, non potevano certo evitare di essere quanto più in sintonia con il sistema operativo dei device Apple, quell’iOs 7 che controlla iPhone ed iPad e che sta raggiungendo livelli di diffusione elevatissimi.
Così anche le apposite app, studiate per far girare al meglio queste reti sociali sui dispositivi mobili di Cupertino fanno in modo da essere accessibili in maniera elementare.

Il primo è stato Twitter, che ha subito modificato il design della sua app per avvicinarsi ad iOs: l’ultimissimo suo aggiornamento si è rivelato molto più veloce ed anche in grado di allargare di molto i propri confini, integrando al meglio tutti i contenuti condivisi.
Non poteva certo restare indietro Facebook, che ha rivisto la sua app per iOs 7 per renderla ancora più in sintonia con il mood di casa Apple.

Dati e valori, contenuti e notizie: tutto diventa oggetto di conversazione e sviluppo in tempo reale, secondo la pratica della social discovery, il miglior modo possibile per essere al passo con i tempi e conoscere subito tutte le ultime tendenze.

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Windows 8.1, atteso a lungo e finalmente disponibile in italiano


Sappiamo bene dopo averlo testato e stressato sui nostri computer che con Windows 8 la Microsoft ha fatto un passo in parte rischioso, cercando di coniugare in un unico sistema operativo controlli tattili per computer di ultima generazione e quelli più tradizionali. L’equilibrio non è stato facile da raggiungere ma adesso ottiene un grande aiuto dall’aggiornamento a Windows 8.1, un incremento dell’ultimo sistema operativo di Redmond che lo migliora e aggiunge delle funzioni: dalla scorsa settimana è disponibile per il download e l’installazione anche nella versione italiana!

L’interfaccia è la prima novità che si nota: ritorna infatti il pulsante “Start“, assenza di cui in molti si sono lamentati, ma con funzioni leggermente differenti perché non porta più ad un semplice menu, ma alla gestione centrale della macchina.
Una modifica richiesta a gran voce dagli utenti è poi stata effettuata: ora si può settare l’avvio del sistema operativo con approdo diretto al classico desktop, senza forzatamente passare per l’interfaccia moderna.

Windows 8.1 è un aggiornamento più che necessario perché adesso attenua il confine tra i dispositivi mobili-touch e quelli desktop: l’operazione touch ormai non è più una spiazzante novità ma è diventata ordinaria, eppure la modalità desktop mantiene una sua profonda ragione di esistere.
Con Windows 8.1 si è riusciti a farle coesistere in maniera ancora più armoniosa, grazie soprattutto ad una più ampia possibilità di personalizzazione, con rapidissimo passaggio da un ambiente all’altro.
In Windows 8 c’erano insomma delle piccole lacune: con 8.1 Microsoft punta a recuperare chi se ne era allontanato ed anche a conquistare gli scettici iniziali.

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La politica rampante di Amazon tra i tablet

Amazon punta fortissimo sul suo Kindle, al punto da non accontentarsi più di essere uno dei campioni di vendite insieme ad Apple. Una sfida aperta, iniziata sia con una nuova versione rigenerata del Kindle Fire HD ma soprattutto con un nuovissimo prodotto che aggiunge solo una lettera al nome ma che in realtà rivoluziona l’hardware, il Kindle Fire HDX.

Ma andiamo con ordine: l’e-reader che già conosciamo è stato potenziato nella sua versione da 7 pollici con un nuovo processore dual-core da 1.5 Ghz che ne amplifica le prestazioni ma anche con un nuovo display: il tutto, ad un prezzo più basso della precedente versione!
La grande rivoluzione è però, come dicevamo, il Fire HDX: nella versione con schermo da 8,9 pollici troviamo un display UltraHD da ben 2560×1600 pixel, e che con il suo processore da 2.2 Ghz – e i 2 GB di Ram – si presenta come device altamente prestazionale che non è più catalogabile come semplice e-reader ma è un tablet a tutti gli effetti, con tanto di doppia fotocamera, wi-fi e 4G.
La sfida lanciata al Nexus 7 è più che evidente, mentre la sua versione 7 pollici ha chiaramente risoluzione più bassa, è un po’ più leggero ed ha un’autonomia inferiore, anche se di poco.

La politica di Amazon è evidente, con l’ambizione di non essere più soltanto simbolo e leader tra i lettori di e-book ma anche validissima alternativa ai tanti rivali quali i-Pad, Samsung o Nexus.

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Debutta Pinterest in italiano

La recente Settimana della Moda di Milano è stata la migliore occasione per il debutto sul web della versione in italiano di un social network come Pinterest, che ha saputo conquistare uno spazio importante, essendo dedicato a scatti fotografici che sempre più spesso riguardano proprio il mondo della moda e del design.

Le aziende riescono così ad allestire degli album interi tutti da sfogliare, costituiti per l’appunto da “pin“, punti di interesse che possono essere condivisi tra gli utenti.
È molto forte infatti l’interazione tra questo social network ed i più famosi Facebook e Twitter, e le piccole e medie imprese hanno così trovato un veicolo pubblicitario a costo zero che permette loro di mettersi in luce.

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AmazonFresh ti porta la spesa a casa

La versatilità del colosso Amazon sembra non conoscere confini: partito a metà degli anni ’90 come vero pioniere delle librerie online, ha conosciuto nel tempo un’estensione non solo territoriale, ma soprattutto relativa alle categorie merceologiche trattate, le quali hanno via via incluso anche musica in formato CD, i DVD ed i BluRay, fino ad arrivare agli scaffali digitali dai quali scaricare MP3, e-book ed audiolibri. Il tutto senza dimenticare le redditizie sezioni dedicate all’oggettistica, ai gadget, al merchandising e persino ad accessori moda.

In via sperimentale in sole due città degli Stati Uniti, Seattle e Los Angeles, è partito nel mese di giugno il servizio AmazonFresh, attraverso il quale si possono acquistare online e ricevere a casa a tempi di record prodotti freschi come frutta e verdura ma non solo, perché vengono offerti anche altri cibi confezionati o precotti.
Entro l’anno AmazonFresh verrà sperimentato anche a San Francisco, e poi, sulla scorta dei risultati, si deciderà se ampliare il progetto agli altri 20 mercati previsti nel 2014.

L’Italia non dovrebbe essere raggiunta prima di 2 o 3 anni da questo progetto, che al di là dei discorsi legati alla concorrenza ad esempio con la GDO, che potrebbe avere difficoltà nel fronteggiare i prezzi abitualmente bassi di Amazon, suscita altri tipi di perplessità.
Parliamo di concetti abbastanza cari alle famiglie italiane come la territorialità degli alimenti, che potrebbe non essere garantita, e dello stesso controllo qualità sui cibi.

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L’internet speed test dell’Agcom

Il grande e spesso caotico parco delle offerte per le connessioni internet domestiche, con il gran numero di provider presenti sul mercato, spesso sta riservando sgradevoli sorprese agli utenti che si ritrovano con connessioni spacciate per iper-veloci mentre a conti fatti si rivelano lontane dai valori dichiarati.

L’inghippo sta tutto in quel “fino a” seguito da 20, 10, 7 mega, al quale gli utenti più sbadati non fanno attenzione.
I fattori che possono inficiare la velocità della ricezione dei dati sono tanti, per citarne solo un paio contano sia la qualità del cavo steso che la distanza dalla centrale o dal nodo.

L’Agcom ha messo da tempo a disposizione degli utenti uno strumento di certificazione, un vero speed test, che tramite un software permette di rilevare la velocità ed ottenere una certificazione valida a tutti gli effetti per far valere le proprie ragioni presso il provider.
Si potrà infatti chiedere il miglioramento della linea fino a raggiungere gli standard minimi garantiti dal contratto, o addirittura esercitare, certificazione alla mano, il diritto di recesso senza essere costretti a pagare penali; senza dimenticare la possibilità di ottenere rimborsi in bolletta per il disservizio patito.

I reclami con tanto di certificazione della violazione che sono pervenuti ai vari operatori in poco più di due anni di attività del sito sono oltre 20mila, il che li sta spingendo a mettersi all’opera per non perdere clienti strada facendo.

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Il lato divertente della scienza sul web

Sul web è facile imbattersi in articoli e siti che trattino di scienza, ma se si preferisce seguirne solo il lato leggero, la biologa inglese Elise Andrew ha messo in piedi su Facebook una pagina che ad oggi ha raggiunto la bellezza di 6 milioni di Like grazie ad un approccio scanzonato e divertente a tematiche mai banali.
Attraverso vignette e gli immancabili meme, ma anche articoli accessibili e di garbata ironia, la pagina, che già dal nome “I fucking love science” si presenta con una vena di impertinenza, diffonde pillole di svago ad un numero di fan che mostra di apprezzare di continuo, considerata la progressiva crescita e diffusione della pagina e la condivisione delle sue immagini.

Mettendo invece da parte i toni più faceti, la stessa Elise Andrew ha allestito una pagina gemella dai toni molto più seriosi, dedicandola a tutti coloro che amano il nostro pianeta e le sue incredibili ed a volte sconosciute meraviglie naturali: si chiama “The Earth Story” e raccoglie al momento quasi mezzo milione di utenti, i quali possono apprezzare le decine di immagini inconsuete che vengono caricate e che spaziano tra temi quali la geologia, la biologia, l’oceanografia, tutti trattati con un approccio semplice e comprensibile a tutti ma rigoroso.
le foto sono infatti sempre corredate da commenti esplicativi ed approfondimenti che costituiscono piccole lezioni sulla materia trattata.
Contenuti seri e profondi che fanno da contraltare a quelli dell’altra pagina, dove si parte da concetti comunque impeccabili per approdare però ad un sorriso.

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Noi siamo browsers!

giugno 28, 2013 da · Lascia un commento
Articolo in: Articoli, Browser, Novità sul Web 

Tra un approfondimento tecnologico e l’altro, per restare sempre aggiornati sulle ultime evoluzioni del web, ci piace anche scherzare tra di noi su questi argomenti, scovando vignette come questa!

La browser war tra Explorer, Firefox e Chrome (per tacere di tutti gli altri) probabilmente non finirà mai, e nemmeno le facili ironie tra gli appartenenti alle diverse fazioni, sempre pronte a prendersi di mira l’un l’altra!

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Firefox 25 è quasi pronto

Poco dopo l’estate la Fondazione Mozilla ci accoglierà con un bel regalo: è infatti attesa per ottobre la versione 25 di Firefox, che rivoluzionerà l’interfaccia utente con un nuovo design denominato Australis.

Le sue caratteristiche grafiche prevedono colori più netti, una diversa forma delle schede ed anche la modifica del posizionamento di alcuni elementi.
Passando alle modifiche che coinvolgono anche la funzionalità, abbiamo scoperto ad esempio che la scheda in uso verrà evidenziata molto meglio rispetto ad ora, mentre il menù a pannelli preferito da alcuni utenti sarà spostato sulla destra, imitando in questo Chrome.
Sembra anche che questo nuovo design Australis preveda una nuova area nella toolbar principale dedicata ai cosiddetti add-on, i componenti aggiuntivi che arricchiscono questo browser, rimuovendo quindi la barra ad essi attualmente dedicata.

Chi volesse già sperimentare queste evoluzioni grafiche può installare la versione Nightly UX già disponibile, altrimenti basterà attendere qualche settimana per scoprire questo nuovo passaggio della browser war.

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Per la prima volta, SMS in calo: colpa di WhatsApp

Era inevitabile e prima o poi un simile calo sapevamo sarebbe avvenuto: gli SMS stanno cedendo terreno, sotto le offensive sferrate dalle applicazioni di messaggistica istantanea disponibili sugli smartphone, le quali hanno il grande vantaggio di essere gratuite.
Così, secondo i dati dell’Agcom, nel primo trimestre 2013 c’è stato un calo nel numero di SMS inviati in Italia pari al 4% rispetto allo stesso periodo del 2012.

Lo Short Message Service, che di certo è stato una grande rivoluzione a cavallo tra gli anni ’90 e 2000, inizia quindi a scricchiolare ed a mostrare gli anni, incalzato da applicazioni che si prestano altrettanto bene agli scopi di breve ed immediata comunicazione, stante una ormai capillare diffusione di device più “avanzati”.

A farla da padrone grazie anche alla sua versatilità – è infatti disponibile per tutti i principali sistemi operativi smartphone – è WhatsApp, al quale si aggiungono i servizi offerti da Google Voice o da Skype.

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