Microsoft chiude definitivamente l’era XP

Ci siamo quasi, come era già ampiamente stato anticipato: nel corso del 2014, e precisamente l’8 di aprile, Microsoft manderà in pensione il suo sistema operativo più longevo, quel Windows XP che dal momento del suo debutto nell’estate 2001 ha vissuto anni di onorata carriera, e che ancora oggi risulta installato su circa un terzo dei computer nel mondo, il che la dice lunga sul suo apprezzamento: tuttavia, a partire dall’8 aprile, quando verrà rilasciato l’ultimo pacchetto di aggiornamenti relativo ad XP e contestualmente ad Office 2003, continuare a farlo girare sulle proprie macchine sarà indubbiamente pericoloso.

Questo perché qualsiasi eventuale vulnerabilità rilevata e corretta in futuro sui sistemi operativi più recenti potrebbe essere presente anche su XP, senza ricevere però la relativa patch; ciò significa che l’unico modo sicuro per lavorarci sarebbe non collegarlo mai alla rete, e non collegarlo mai a periferiche di archiviazione potenzialmente “infette”.
Qualcuno in realtà ha ventilato l’ipotesi che questo sia solo un modo “drastico” da parte dell’azienda di Redmond per spingere i sistemi operativi 7 e soprattutto 8, tuttavia, con il livello di sicurezza, compatibilità e stabilità ormai raggiunto sembra del tutto anacronistico specie da parte delle aziende continuare a sfruttare una piattaforma di certo stabile e collaudata ma non più aggiornata, e per la quale non esisteranno più drivers per l’interfaccia con altri tipi di periferiche.

XP
in pensione significa in poche parole la chiusura di un’epoca, probabilmente quella in cui i progressi si sono succeduti a ritmo più serrato fino ad ora, con lo sviluppo delle connessioni veloci e l’aumento esponenziale del numero di internauti.

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Scuola punta e clicca, un progetto virtuoso

gennaio 2, 2014 da · Lascia un commento
Articolo in: Articoli, Hardware, Ultime News 

Ai vertici delle classifiche internazionali dell’istruzione ci sono paesi come la Finlandia e la Corea del Sud, ma nella tanto bistrattata Italia – specie dal punto di vista dell’evoluzione digitale – esiste una piccola oasi felice che ha mosso i primi passi al liceo Majorana di Brindisi, da quando il preside nel 2007 ha deciso per alcune svolte che includevano l’uso di e-book e di materiali audiovisivi.

Il modo di fare scuola è così rapidamente cambiato, e tutto è iniziato da quando il preside insieme ad altri collaboratori ed insegnanti ha varato il progetto Book in progress, che ha permesso alle famiglie consistenti risparmi sui libri di testo, perché scritti dagli stessi professori sulla base dei programmi e delle loro specifiche competenze e venduti al solo prezzo di costo della stampa.
Da quel liceo, la rete Book in progress si è allargata fino ad includere altre 120 scuole italiane, e circa 100 sono in lista di attesa. Oggi il progetto si è ampliato con il “Net in progress“, che prevede l’uso di materiale multimediale ed hardware di ultima generazione.

La scuola non può restare ancorata a vecchie tradizioni strutturali e deve sapersi evolvere per un apprendimento più moderno: è per questo che nel liceo Majorana il tablet come strumento didattico è onnipresente, le famiglie li acquistano volentieri anche grazie agli sconti ottenuti tramite l’istituto stesso e reinvestono per il bene ed il futuro dei propri figli le cospicue cifre risparmiate sui libri di testo.
Questi device diventano così supporti integranti indispensabili, strumenti di una iniziativa che non ha fini di lucro ma solo quello della crescita didattica.

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