Pinterest, strumento di scoperta e di vendita

C’è un social network che sta crescendo in maniera esponenziale, più di Twitter e dello stesso Facebook. Parliamo di Pinterest, il cui concetto di partenza è quello di “album di ritagli” e che per questo motivo si rivela molto più connesso ai prodotti rispetto ad altri tipi di social, che puntano di più sui racconti o su messaggi da lanciare.

Pinterest punta solo sulle immagini e sulla loro collezione, come lo stesso ideatore Ben Silbermann ha dichiarato definendolo “strumento di scoperta visivo” alla ricerca di qualcosa che forse all’inizio nemmeno si è consapevoli di desiderare.
C’è da arredare casa? Scatta la ricerca di “piastrelle geometriche”: tutti gli altri utenti di Pinterest avranno già effettuato un’operazione di “repinning” su questo tipo di oggetti, ed a quel punto si scoprirà un vortice di altre immagini, in un trionfo della contrazione del messaggio che diventa essenzialmente visivo ed ancora più immediato e che si rivela essere una vetrina pressoché infinita per aziende. Si stima che sia il 47% la percentuale di utenti che ha fatto un acquisto dopo aver visto un oggetto su Pinterest!

Non si tratta quindi solo di avere amici o collegamenti, ma di mostrare aspetti brillanti a quelli che attualmente sono i 70 milioni di suoi utenti ma che sono destinati a crescere ancora.
Anche Napoliweb inizia a pensare a Pinterest come strumento per veicolare prodotti sul web: stiamo studiando novità per tutti i nostri clienti!

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Tre app che semplificano il lavoro

Un tempo la produttività tramite il computer si limitava ai software di riferimento quali quelli compresi nel pacchetto Office, come Word o Excel, strumenti indispensabili per caricare, manipolare o gestire dati, informazioni e contenuti da elaborare.

Oggi però sono diventate centrali anche alcune app perfette per prendere appunti a video, e memorizzare non soltanto un link includendo nel salvataggio anche il motivo per cui lo abbiamo conservato. La app Gloss fa tutto ciò perché è un bookmarking tramite il quale sottolineare ed evidenziare passaggi e paragrafi, aiutandoci quindi a ricordare gli argomenti su cui lavorare in un secondo momento. Ed il tutto semplicemente trascinando un’icona.

Qualche funzionalità in più la troviamo nella app Diigo, grazie alla quale oltre alle sottolineature è anche possibile inserire note o commenti, come una sorta di Post-it “virtuale”.
E proprio i celebri Post-it sono protagonisti di Evernote, altro software utilissimo e molto completo (non per niente è il più noto tra quelli affini) che adesso permette di caricare le foto dei veri post-it cartacei, allegandoli al link salvato o al documento di riferimento.

A scavare bene nel mondo delle app si trovano tante idee non solo per lo svago: e tu, quale app usi di più per essere più efficiente al lavoro?

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Lifting del viso per il sito della Dottoressa Maresca!

Un nuovo lavoro è andato ad arricchire il variegato ed eterogeneo Portfolio di Napoliweb, che dimostra una volta di più eclettismo nelle sue realizzazioni: si tratta del sito della Dottoressa Daniela Maresca, specializzata in chirurgia plastica ed estetica, e la cui punta di diamante tra le attività è costituita dagli interventi di ringiovanimento tramite il lipofilling del volto.

Calandoci un po’ nella parte della Dottoressa, abbiamo svolto un’attività assimilabile alla sua, perché abbiamo effettuato un restyling che ha donato alla sua finestra sul web un volto completamente nuovo, mettendola in linea con tutte le ultime tendenze grafiche e con un menu di consultazione ancora più semplice ed immediata.
Le pagine sono molto snelle nei contenuti, ma al tempo stesso garantiscono una informazione corretta e completa sia sulle attività della Dottoressa che sul suo Centro di Day Surgery.
Molto curata è la sezione “Press“, che contiene una raccolta di articoli e testi pubblicati nel tempo su quotidiani nazionali e locali.

Vi invitiamo a visitare il sito per valutarlo di persona, e perché no anche ad esprimerci la vostra opinione!

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Con Socialmatic, Instagram si materializza!

La viralità del web è il principale veicolo su cui conta Socialmatic, la fotocamera che vuole far rivivere il mito Polaroid coniugandolo con un software da 1 miliardo di dollari come Instagram.

Esistevano già digitali capaci di stampare dopo lo scatto, ma gestite da software poco accurati. La Socialmatic, ideata dal salernitano Antonio De Rosa e finanziata da un magnate russo, è molto più performante e promette nuove strade per la comunicazione, trasformando le sue fotografie in veri strumenti per diffondere messaggi perché nella stampa è incorporato un codice a barre che localizza geograficamente lo scatto, che grazie al retro adesivo può essere lasciato ovunque. Diventa così un innovativo mezzo per risalire all’autore proprio tramite il social network, con potenzialità infinite sotto l’aspetto del marketing!

Polaroid
in realtà ha rivendicato il proprio marchio dopo aver scoperto il progetto, e di conseguenza sarà proprio l’azienda a produrre e distribuire la Socialmatic: ideatore e finanziatore conserveranno per sé le royalties, oltre ovviamente a tutti i proventi del social network.
Il concetto di socialità si amplia attraverso questa digitale che sembra trasformare in oggetto materiale e tridimensionale il celebre logo di Instagram, nel quale ritroviamo anche le linee di design che hanno reso celebre Polaroid.

A volte è sufficiente un’idea, un’ispirazione anche banale, per trasformarsi in imprenditore in grado di lanciare un marchio di successo!

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Una falla da chiudere subito su Internet Explorer

Come sapete, lo scorso 8 aprile Windows ha cessato di rilasciare aggiornamenti per XP, il che può mettere a rischio i numerosi computer in tutto il mondo sui quali gira il sistema operativo.
Da quel giorno infatti continuare a navigare espone qualsiasi dispositivo a rischi, mentre il suo uso al di fuori della rete continua ad essere, per quanto sconsigliato, comunque sicuro.

Negli ultimi giorni però a Redmond è stata scoperta una importante e pericolosa falla che riguarda Internet Explorer nelle sue versioni dalla 6 alla 11: per questo motivo è stata rilasciata una patch che, vista la sua rilevanza e considerato che tra il 15% ed il 25% dei computer nel mondo continuano a girare con XP, lo includerà in via eccezionale nonostante in un primo momento ne fosse stato escluso.

Il cambio di rotta la dice lunga sul livello di allerta suscitato da questo “buco”, che invitiamo tutti i nostri lettori utenti Windows a “tappare” quanto prima, semplicemente lanciando Windows Update.

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Anche Getty paga dazio alla pirateria

Uno dei più grandi archivi fotografici del web, di proprietà dell’agenzia Getty Images, ha recentemente perso una battaglia contro la pirateria delle immagini, rendendo disponibili per l’uso senza “watermark” quasi la metà del suo archivio: parliamo di circa 35 milioni di immagini che perdono quel fastidioso logo in trasparenza, una sorta di firma digitale eliminabile prima solo a pagamento.

Uno stravolgimento in base al quale adesso le immagini, che prima era macchinoso ma comunque fattibile reperire “ripulite” tramite semplici screenshot, adesso possono essere incorporate gratuitamente per arricchire ogni tipo di contenuto sul web, venendo riprodotte con una semplice stringa con i credits che riporta al sito Getty, dove la stessa foto è poi disponibile anche a risoluzioni maggiori per altri utilizzi, naturalmente a pagamento.
L’unica limitazione imposta è che l’uso non sia prettamente commerciale, e tutta l’operazione assomiglia molto a quanto accaduto con la musica dall’avvento di Spotify.

Il guadagno di Getty, in questo caso, proverrà dal controllo del contenuto e dai dati degli utenti, oltre che dalla possibilità di trasformare questo meccanismo anche in un veicolo pubblicitario.
Di fronte alla cosiddetta pirateria digitale ed ai suoi mezzi, anche il mondo della fotografia ha dovuto correre ai ripari, escogitando un meccanismo per non restare tagliato fuori dal mercato e guardando avanti.

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Grafica e motore, Twitter non si ferma mai

Twitter sa di essere il secondo social network, l’unico in grado di stare in scia, al momento, del dominatore del settore Facebook; per mantenere tale posizione di rilievo, i lavori sul suo miglioramento sono continui, come l’aggiornamento che è andato ad ampliare i filtri per la semplificazione delle ricerche per tutti gli utenti che accedono tramite Android e iOs.

Il continuo flusso quotidiano di messaggi, che ammonta ormai a 500 milioni, comporta infatti piccole difficoltà perché può risultare dispersivo. Ora invece è possibile scremare i tweet, visualizzando a scelta quelli più popolari e seguiti, oppure esclusivamente quelli degli utenti realmente seguiti, oltre naturalmente a poter selezionare specifiche tendenze o tematiche tramite lo strumento dell’#hashtag.

Si punta così a catturare maggiormente l’attenzione degli internauti, raccogliendo anche le loro segnalazioni: del resto, lo spazio pubblico di conversazione di Twitter si è sempre distinto rispetto ad altri social network per la sua maggiore capacità di far interagire tra loro utenti che non si conoscono nella realtà, come un vero laboratorio sperimentale.
E tu, preferisci Facebook o Twitter?

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Microsoft chiude definitivamente l’era XP

Ci siamo quasi, come era già ampiamente stato anticipato: nel corso del 2014, e precisamente l’8 di aprile, Microsoft manderà in pensione il suo sistema operativo più longevo, quel Windows XP che dal momento del suo debutto nell’estate 2001 ha vissuto anni di onorata carriera, e che ancora oggi risulta installato su circa un terzo dei computer nel mondo, il che la dice lunga sul suo apprezzamento: tuttavia, a partire dall’8 aprile, quando verrà rilasciato l’ultimo pacchetto di aggiornamenti relativo ad XP e contestualmente ad Office 2003, continuare a farlo girare sulle proprie macchine sarà indubbiamente pericoloso.

Questo perché qualsiasi eventuale vulnerabilità rilevata e corretta in futuro sui sistemi operativi più recenti potrebbe essere presente anche su XP, senza ricevere però la relativa patch; ciò significa che l’unico modo sicuro per lavorarci sarebbe non collegarlo mai alla rete, e non collegarlo mai a periferiche di archiviazione potenzialmente “infette”.
Qualcuno in realtà ha ventilato l’ipotesi che questo sia solo un modo “drastico” da parte dell’azienda di Redmond per spingere i sistemi operativi 7 e soprattutto 8, tuttavia, con il livello di sicurezza, compatibilità e stabilità ormai raggiunto sembra del tutto anacronistico specie da parte delle aziende continuare a sfruttare una piattaforma di certo stabile e collaudata ma non più aggiornata, e per la quale non esisteranno più drivers per l’interfaccia con altri tipi di periferiche.

XP
in pensione significa in poche parole la chiusura di un’epoca, probabilmente quella in cui i progressi si sono succeduti a ritmo più serrato fino ad ora, con lo sviluppo delle connessioni veloci e l’aumento esponenziale del numero di internauti.

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Chiude lo storico lettore Winamp

Un annuncio imprevisto che ha lasciato tutti abbastanza sorpresi è comparso sulla pagina di download di Winamp, uno dei lettori multimediali preferiti da una nutrita schiera di utenti.
L’annuncio in questione recita che a partire dal 20 dicembre prossimo il lettore non sarà più disponibile per il download, al pari di tutti i servizi web based ad esso correlati.
La nota in rilievo, anonima e che non specifica motivazioni, suggerisce quindi di scaricare l’ultima release disponibile aggiornata, la 5.66, e ringrazia tutti gli utenti della comunità Winamp, la cui storia è durata oltre 15 anni.

Il lettore deve la sua fortuna alla contemporanea esplosione, al momento della sua nascita, del fenomeno della condivisione di file MP3. La Nullsoft, software house che lo ha sviluppato e costantemente aggiornato nel corso degli anni, ha di certo ottenuto una posizione di rilievo grazie alla grande versatilità di questo lettore, in grado di leggere un elevatissimo campionario di formati multimediali ma restando comunque il preferito soprattutto per la riproduzione di file audio. Non va dimenticato che gli ideatori di Winamp sono gli stessi che hanno dato vita al protocollo di file sharing decentralizzato Gnutella.
Numerosi inoltre i plug-in distribuiti, che permettevano di espandere il software in svariate direzioni per diversi tipi di applicazioni. Non sono ben chiari i motivi di questa decisione, anche se alcuni rumors parlano di una pessima gestione da parte di AOL, la corporation che aveva acquistato il software dopo soli due anni dalla nascita per una cifra record pari ad 80 milioni di dollari.

Le reazioni di tanti utenti che ad oggi continuano a sfruttare Winamp sui loro desktop e laptop per ascoltare musica non si faranno attendere, del resto in tanti lo hanno sempre scelto anche per la sua incredibile leggerezza: siamo certi che i download del lettore saranno numerosissimi fino al 20 dicembre, da parte di tutti coloro che non intendono comunque rinunciarvi e che vogliono conservare una copia del file di installazione.

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Facebook cambia look e perde il pollice

Un piccolo cambiamento sta pian piano diffondendosi su tutti i siti che visitiamo quotidianamente, quelli che con l’inarrestabile crescita del social network di Facebook hanno dovuto adeguarsi ed integrare tra le proprie pagine i pulsanti di condivisione e soprattutto quelli necessari ad ottenere i fantomatici “Mi piace“, la vera moneta sonante con cui viene misurato il successo di un contenuto.

Ci siamo abituati in questi anni ad esprimere apprezzamento cliccando sul pollice all’insù, ma ora si è deciso di rimuoverlo almeno dal set di pulsanti riservati ai siti,  recentemente distribuito per gli sviluppatori.
Niente più manina quindi, ma solo lo sfondo blu con l’ormai celebre ” f ” di Facebook, per ovviare all’inconveniente del precedente, inevitabile sfondo in celeste chiarissimo che a quanto pare non risaltava a sufficienza.
L’efficacia del blu più intenso porta invece ad identificare immediatamente il pulsante con uno dei siti più visitati al mondo.

Le motivazioni di questo cambiamento sono state spiegate da Hugo van Heuven, il designer responsabile cui è stata affidata la “missione” di rinnovare l’immagine del brand Facebook, e che ha confermato invece che il pollicione continuerà ad esistere sulle pagine del social network.

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