De Rosa Srl, l’ultimo nostro lavoro online!

Napoliweb conferma il suo dinamismo ed eclettismo in fatto di soluzioni per il web e per le aziende: l’ultima realizzazione messa online riguarda un importante cliente del settore edilizia, termoidraulica e ferramenta. Parliamo della De Rosa Srl, aziende con sede a Quarto (NA) che in uno spazio espositivo di 30mila metri quadri si propone come risorsa sia per i privati che per i professionisti del settore.

Il nostro staff ha messo tutte le competenze al servizio di un nome così prestigioso e con una lunga storia alle spalle, per realizzare una piattaforma in grado di assorbire tutta la vastità del catalogo, per esporla nella maniera più appropriata tramite un sistema agile e di semplice consultazione.
Ad una chiara schematizzazione delle categorie già a partire dalla homepage si affianca una sezione dedicata alle news periodiche, uno spazio che la De Rosa sfrutterà per fornire ai visitatori del sito informazioni sulle attività, sulle promozioni in corso, su nuovi prodotti.

In definitiva si tratta di una piattaforma agile e veloce, dalla grafica molto moderna e studiata appositamente per soddisfare le esigenze di acquisto sia dei privati che dei professionisti del settore, grazie anche ad una procedura di acquisto estremamente snella.

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Cresce il business con i gLTD


Nuove opportunità ed un’incentivazione imprevista alla competizione tra i marchi provengono dalla attesa liberalizzazione dei domini, che l’ICANN (ente internazionale che gestisce a livello mondiale i nomi a dominio) lancia in questo 2014. Sono più di 700 le nuove estensioni rese disponibili, tutte racchiuse sotto la sigla gLTD (generic Top Level Domain) e che permetteranno ad aziende o istituzioni di guadagnare visibilità ma soprattutto identità in rete, perché poter registrare un “punto qualcosa” significa proporre un’immagine del proprio marchio ancora più prestigiosa, arricchendola e facendola apparire ancora più specializzata e dominante.

Di certo l’accesso ai gLTD non è semplice e non è riservato a tutti, anche perché i costi sono alti: la candidatura si aggira sui 200mila dollari, una cifra che poche aziende possono permettersi, e scommettiamo che tutte le principali e più famose depositarie di marchi riusciranno ad accaparrarsi domini “punto marchio” molto appetitosi.
In Italia sembra che fino ad ora siano una trentina ad essersi aggiudicati un dominio personalizzato di questo tipo, tra cui un immancabile “.gucci“.

Anche il web marketing non potrà che guadagnarne, perché si dovrà di nuovo entrare in una aperta competizione per conquistarsi spazi di visibilità che siano riconoscibili e non “uniformati”, come è accaduto con il fiorire di tante pagine aziendali sui social network, in particolare Facebook.
Importante sarà però anche tutelare il proprio marchio da azioni fraudolente dei cosiddetti “cybersquatter“, coloro che cercheranno di occupare uno spazio sul web dal nome noto.
Già esistono organizzazioni come la Wipo che assicura il recupero di “parole” occupate illecitamente, e quelle votate alla prevenzione, come il database Trademark Clearinghouse.

A quanto pare, si prevedono almeno per il momento circa 1.300 gLTD a livello mondiale, con nuove opportunità da cogliere ma soprattutto, analizzando la questione dal lato dell’utenza, un nuovo modo di navigare.

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Nuove regole UE su resi e rimborsi per l’e-commerce

 

Avete per caso sentito parlare di una Direttiva Europea alla quale tutto il commercio elettronico ha recentemente dovuto uniformarsi? Probabilmente no, eppure è andata in vigore già dallo scorso 13 giugno e riguarda i tempi per la restituzione della merce, aumentati da 10 a 14 giorni per acquisti online di beni di valore superiore a 50 euro: questo per uniformare le procedure a quelle in vigore in tutti i paesi della UE.
A queste due settimane entro le quali il cliente deve comunicare l’intenzione di effettuare il reso si aggiungono altri 14 giorni entro i quali rispedire la merce.  Altra importante variazione riguarda i tempi per il rimborso, che si riducono dai precedenti 30 giorni ad appena 14.

Cresce così la tutela del consumatore, il quale ha più tempo per ripensarci e viene rimborsato in tempi più rapidi; trattandosi di un giro d’affari da 14 miliardi di euro solo in Italia, e che coinvolge oltre 16 milioni di nostri consumatori online, ci si rende conto di quanto fosse importante dare ampio risalto alla notizia.

Inoltre, il consumatore ha adesso anche il diritto di restituire un prodotto che abbia parzialmente danneggiato, ricevendo un rimborso parziale. Le vecchie regolamentazioni non prevedevano questa procedura, e tra l’altro se il venditore non avrà preventivamente informato l’acquirente in fase di acquisto di questa opzione, quest’ultimo potrà anche in questo caso ricevere un rimborso totale.
Molto salate le sanzioni previste per chi dovesse sforare i tempi o non rispettare le condizioni, a partire da 5.000 euro!

Siamo certi che l’adeguamento delle condizioni di vendita sui siti di e-commerce è stato effettuato da tutti per tempo, ma sarebbe stata auspicabile una maggiore pubblicità di questa migliore tutela dei diritti del consumatore!

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Dov’è il mio aereo? Te lo dice la app EasyJet!

Quante volte vi è capitato di essere in aeroporto e dover pazientare in interminabili attese perché l’aereo sul quale dovete salire è in ritardo, oppure perché aspettate di ricongiungervi con amici e parenti in arrivo ma il ritardo del volo si fa estenuante?

EasyJet
, una delle compagnie leader tra le low-cost, ha progettato una app che può rendere le attese molto meno snervanti. È infatti risaputo che proprio la mancanza di informazioni è uno dei maggiori fattori di stress in questi casi, ed è perciò stato ideato questo strumento che si appoggia al popolare Flightradar24 ma si concentra naturalmente sui soli voli della EasyJet, offrendo una funzione di radar per individuare, ovunque sia nel mondo, il volo di proprio interesse e rendersi conto di quale sia la distanza che lo separa da noi.

La fonte è indipendente e neutrale, non sussistono quindi rischi di scarsa attendibilità: basta installare su tablet o smartphone la app (sono già circa 10 milioni i download dal suo primo lancio!) per ottenere un tool che conferma la trasparenza di questa compagnia, la quale non nasconde gli eventuali problemi o disagi ma li vuole sempre spiegare ai suoi viaggiatori, per dar loro un’immagine chiara di quanto è in corso e ridurre così il disagio.

EasyJet
ha aggiunto, forse unica tra le compagnie aeree, anche un servizio di blogging in tempo reale, che fornisce tutte le informazioni del caso quando si verificano ritardi o disservizi sui bagagli ed il loro corretto smistamento.

Si tratta di strumenti di controllo in tempo reale che fino a pochi anni fa sembravano relegati esclusivamente ai racconti di fantascienza, e che invece oggi popolano le nostre attività quotidiane: strumenti come il Flight Tracker EasyJet possono garantire una migliore gestione degli imprevisti!

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Pinterest, strumento di scoperta e di vendita

C’è un social network che sta crescendo in maniera esponenziale, più di Twitter e dello stesso Facebook. Parliamo di Pinterest, il cui concetto di partenza è quello di “album di ritagli” e che per questo motivo si rivela molto più connesso ai prodotti rispetto ad altri tipi di social, che puntano di più sui racconti o su messaggi da lanciare.

Pinterest punta solo sulle immagini e sulla loro collezione, come lo stesso ideatore Ben Silbermann ha dichiarato definendolo “strumento di scoperta visivo” alla ricerca di qualcosa che forse all’inizio nemmeno si è consapevoli di desiderare.
C’è da arredare casa? Scatta la ricerca di “piastrelle geometriche”: tutti gli altri utenti di Pinterest avranno già effettuato un’operazione di “repinning” su questo tipo di oggetti, ed a quel punto si scoprirà un vortice di altre immagini, in un trionfo della contrazione del messaggio che diventa essenzialmente visivo ed ancora più immediato e che si rivela essere una vetrina pressoché infinita per aziende. Si stima che sia il 47% la percentuale di utenti che ha fatto un acquisto dopo aver visto un oggetto su Pinterest!

Non si tratta quindi solo di avere amici o collegamenti, ma di mostrare aspetti brillanti a quelli che attualmente sono i 70 milioni di suoi utenti ma che sono destinati a crescere ancora.
Anche Napoliweb inizia a pensare a Pinterest come strumento per veicolare prodotti sul web: stiamo studiando novità per tutti i nostri clienti!

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Tre app che semplificano il lavoro

Un tempo la produttività tramite il computer si limitava ai software di riferimento quali quelli compresi nel pacchetto Office, come Word o Excel, strumenti indispensabili per caricare, manipolare o gestire dati, informazioni e contenuti da elaborare.

Oggi però sono diventate centrali anche alcune app perfette per prendere appunti a video, e memorizzare non soltanto un link includendo nel salvataggio anche il motivo per cui lo abbiamo conservato. La app Gloss fa tutto ciò perché è un bookmarking tramite il quale sottolineare ed evidenziare passaggi e paragrafi, aiutandoci quindi a ricordare gli argomenti su cui lavorare in un secondo momento. Ed il tutto semplicemente trascinando un’icona.

Qualche funzionalità in più la troviamo nella app Diigo, grazie alla quale oltre alle sottolineature è anche possibile inserire note o commenti, come una sorta di Post-it “virtuale”.
E proprio i celebri Post-it sono protagonisti di Evernote, altro software utilissimo e molto completo (non per niente è il più noto tra quelli affini) che adesso permette di caricare le foto dei veri post-it cartacei, allegandoli al link salvato o al documento di riferimento.

A scavare bene nel mondo delle app si trovano tante idee non solo per lo svago: e tu, quale app usi di più per essere più efficiente al lavoro?

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Lifting del viso per il sito della Dottoressa Maresca!

Un nuovo lavoro è andato ad arricchire il variegato ed eterogeneo Portfolio di Napoliweb, che dimostra una volta di più eclettismo nelle sue realizzazioni: si tratta del sito della Dottoressa Daniela Maresca, specializzata in chirurgia plastica ed estetica, e la cui punta di diamante tra le attività è costituita dagli interventi di ringiovanimento tramite il lipofilling del volto.

Calandoci un po’ nella parte della Dottoressa, abbiamo svolto un’attività assimilabile alla sua, perché abbiamo effettuato un restyling che ha donato alla sua finestra sul web un volto completamente nuovo, mettendola in linea con tutte le ultime tendenze grafiche e con un menu di consultazione ancora più semplice ed immediata.
Le pagine sono molto snelle nei contenuti, ma al tempo stesso garantiscono una informazione corretta e completa sia sulle attività della Dottoressa che sul suo Centro di Day Surgery.
Molto curata è la sezione “Press“, che contiene una raccolta di articoli e testi pubblicati nel tempo su quotidiani nazionali e locali.

Vi invitiamo a visitare il sito per valutarlo di persona, e perché no anche ad esprimerci la vostra opinione!

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Con Socialmatic, Instagram si materializza!

La viralità del web è il principale veicolo su cui conta Socialmatic, la fotocamera che vuole far rivivere il mito Polaroid coniugandolo con un software da 1 miliardo di dollari come Instagram.

Esistevano già digitali capaci di stampare dopo lo scatto, ma gestite da software poco accurati. La Socialmatic, ideata dal salernitano Antonio De Rosa e finanziata da un magnate russo, è molto più performante e promette nuove strade per la comunicazione, trasformando le sue fotografie in veri strumenti per diffondere messaggi perché nella stampa è incorporato un codice a barre che localizza geograficamente lo scatto, che grazie al retro adesivo può essere lasciato ovunque. Diventa così un innovativo mezzo per risalire all’autore proprio tramite il social network, con potenzialità infinite sotto l’aspetto del marketing!

Polaroid
in realtà ha rivendicato il proprio marchio dopo aver scoperto il progetto, e di conseguenza sarà proprio l’azienda a produrre e distribuire la Socialmatic: ideatore e finanziatore conserveranno per sé le royalties, oltre ovviamente a tutti i proventi del social network.
Il concetto di socialità si amplia attraverso questa digitale che sembra trasformare in oggetto materiale e tridimensionale il celebre logo di Instagram, nel quale ritroviamo anche le linee di design che hanno reso celebre Polaroid.

A volte è sufficiente un’idea, un’ispirazione anche banale, per trasformarsi in imprenditore in grado di lanciare un marchio di successo!

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Una falla da chiudere subito su Internet Explorer

Come sapete, lo scorso 8 aprile Windows ha cessato di rilasciare aggiornamenti per XP, il che può mettere a rischio i numerosi computer in tutto il mondo sui quali gira il sistema operativo.
Da quel giorno infatti continuare a navigare espone qualsiasi dispositivo a rischi, mentre il suo uso al di fuori della rete continua ad essere, per quanto sconsigliato, comunque sicuro.

Negli ultimi giorni però a Redmond è stata scoperta una importante e pericolosa falla che riguarda Internet Explorer nelle sue versioni dalla 6 alla 11: per questo motivo è stata rilasciata una patch che, vista la sua rilevanza e considerato che tra il 15% ed il 25% dei computer nel mondo continuano a girare con XP, lo includerà in via eccezionale nonostante in un primo momento ne fosse stato escluso.

Il cambio di rotta la dice lunga sul livello di allerta suscitato da questo “buco”, che invitiamo tutti i nostri lettori utenti Windows a “tappare” quanto prima, semplicemente lanciando Windows Update.

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Anche Getty paga dazio alla pirateria

Uno dei più grandi archivi fotografici del web, di proprietà dell’agenzia Getty Images, ha recentemente perso una battaglia contro la pirateria delle immagini, rendendo disponibili per l’uso senza “watermark” quasi la metà del suo archivio: parliamo di circa 35 milioni di immagini che perdono quel fastidioso logo in trasparenza, una sorta di firma digitale eliminabile prima solo a pagamento.

Uno stravolgimento in base al quale adesso le immagini, che prima era macchinoso ma comunque fattibile reperire “ripulite” tramite semplici screenshot, adesso possono essere incorporate gratuitamente per arricchire ogni tipo di contenuto sul web, venendo riprodotte con una semplice stringa con i credits che riporta al sito Getty, dove la stessa foto è poi disponibile anche a risoluzioni maggiori per altri utilizzi, naturalmente a pagamento.
L’unica limitazione imposta è che l’uso non sia prettamente commerciale, e tutta l’operazione assomiglia molto a quanto accaduto con la musica dall’avvento di Spotify.

Il guadagno di Getty, in questo caso, proverrà dal controllo del contenuto e dai dati degli utenti, oltre che dalla possibilità di trasformare questo meccanismo anche in un veicolo pubblicitario.
Di fronte alla cosiddetta pirateria digitale ed ai suoi mezzi, anche il mondo della fotografia ha dovuto correre ai ripari, escogitando un meccanismo per non restare tagliato fuori dal mercato e guardando avanti.

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