Browser war goes to the movies!
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Noi siamo browsers!
Articolo in: Articoli, Browser, Novità sul Web
Tra un approfondimento tecnologico e l’altro, per restare sempre aggiornati sulle ultime evoluzioni del web, ci piace anche scherzare tra di noi su questi argomenti, scovando vignette come questa!
La browser war tra Explorer, Firefox e Chrome (per tacere di tutti gli altri) probabilmente non finirà mai, e nemmeno le facili ironie tra gli appartenenti alle diverse fazioni, sempre pronte a prendersi di mira l’un l’altra!
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Firefox 25 è quasi pronto
Articolo in: Articoli, Browser, Novità sul Web, Ultime News
Poco dopo l’estate la Fondazione Mozilla ci accoglierà con un bel regalo: è infatti attesa per ottobre la versione 25 di Firefox, che rivoluzionerà l’interfaccia utente con un nuovo design denominato Australis.
Le sue caratteristiche grafiche prevedono colori più netti, una diversa forma delle schede ed anche la modifica del posizionamento di alcuni elementi.
Passando alle modifiche che coinvolgono anche la funzionalità, abbiamo scoperto ad esempio che la scheda in uso verrà evidenziata molto meglio rispetto ad ora, mentre il menù a pannelli preferito da alcuni utenti sarà spostato sulla destra, imitando in questo Chrome.
Sembra anche che questo nuovo design Australis preveda una nuova area nella toolbar principale dedicata ai cosiddetti add-on, i componenti aggiuntivi che arricchiscono questo browser, rimuovendo quindi la barra ad essi attualmente dedicata.
Chi volesse già sperimentare queste evoluzioni grafiche può installare la versione Nightly UX già disponibile, altrimenti basterà attendere qualche settimana per scoprire questo nuovo passaggio della browser war.
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Presto l’antivirus a marchio Google
Articolo in: Articoli, Browser, Progetti Software, Ultime News
Tutti conoscono bene i principali nomi nell’ambito della sicurezza informatica quando si tratta di difendersi da malware, spyware e virus in genere. presto però un pezzo da novanta debutterà nel settore, proponendo una nuova protezione che punta alla leadership basata sulla sua qualità.
Il nome è, nemmeno a dirlo, quello di Google, che da tempo lavora sul suo Content-Agnostic Malware Protection, in codice CAMP.
La principale novità, quella con cui Google punta a differenziarsi dalla concorrenza, è basata proprio su…Google: tutte le necessarie informazioni infatti proverranno dallo stesso motore di ricerca, che le sparerà direttamente al suo browser Chrome attraverso un’apposita estensione che bloccherà la navigazione verso siti archiviati come rischiosi.
CAMP si baserà quindi su una sorta di fedina, derivante proprio dalla reputazione di ogni singolo sito web, e per questo con l’uso combinato di CAMP e di Google si ritiene di poter bloccare una percentuale assai prossima al 100% delle minacce.
Il tutto avverrà senza alcun bisogno che Google ficchi il naso nei dati di navigazione dell’utente.
Si prospetta probabilmente un’alterazione degli equilibri in questo delicato mercato, dove i prodotti a pagamento occupano basse posizioni in graduatoria, e l’unico dubbio attualmente sollevato è legato all’indispensabilità del browser Chrome, il quale sembra essere diventato anche in Italia il primo browser, stando alle statistiche; ma non mancheranno adattamenti ai due concorrenti nella browser war, Firefox ed Explorer.
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Chrome 26, modifiche a vista e nascoste
Articolo in: Articoli, Browser, Ultime News
Google ha appena rilasciato la nuova versione del suo browser Chrome, la numero 26, la quale si distingue subito per il suo nuovo correttore ortografico.
Tra le opzioni di Privacy, infatti, sarà possibile scegliere un servizio web che corregga gli errori ortografici, con una funzione analoga a quella già sfruttata su Google Search.
Tale controllo richiede però che Google riceva il testo inserito, di conseguenza anche se l’anonimato è garantito va tenuto presente questo aspetto legato alla privacy.
Altre novità riguardano la versione Windows del browser, che permette di tenere sul desktop collegamenti a diverse configurazioni per accedervi in maniera diretta, mentre una apposita patch è andata a correggere una dozzina di vulnerabilità che erano state rilevate, con un conseguente aumento della sicurezza.
La versione 26, il cui download è impostato come automatico, si presente in forma smagliante per proseguire nella cosiddetta “Browser war“.
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I week-end da leone di Chrome
Articolo in: Articoli, Browser, Ultime News
I dati statistici di StatCounter non sbagliano mai, ed è sufficiente solo fare qualche semplice calcolo e riflessione per analizzarne uno in particolare che riguarda la cosiddetta “Guerra dei browser“.
Stiamo parlando dell’uso dei browser in base ai giorni della settimana, che evidenzia un dato statistico davvero molto curioso: dal lunedì al venerdì infatti Internet Explorer risulta il dominatore incontrastato della scena, con Chrome che mantiene la seconda piazza ma staccato in media di 5/6 punti percentuali. Quando invece arriva il week-end, ecco che Explorer crolla mentre Chrome ha un’impennata, portandosi alla pari e qualche volta anche scavalcando nelle percentuali il re dei browser.
Il dato indica che il browser Microsoft resta ancora uno standard a livello aziendale, con un uso quasi forzato negli uffici, ma a casa, quando al sabato e alla domenica ci si può dedicare alle navigazioni per così dire “personali”e non necessariamente lavorative, la libertà di scelta fa optare molti utenti per il browser di Google.
In ambito privato così quel grande divario praticamente si azzera, come si può riscontrare anche dai leggeri ma ben visibili picchi che vengono toccati nel week-end dal browser Safari, anch’esso molto usato in ambito privato, ma che comunque non sfora mai la soglia dell’8%,
L’ulteriore dato curioso èfornito dall’andamento praticamente piatto e costante di Firefox, stabile poco al di sopra del 24% 7 giorni su 7, ad indicare una continuità d’uso da parte di quella che sembra proprio essere una vera community di utenti, quelli che hanno fatto una scelta di natura quasi “etica” orientata verso la Fondazione Mozilla.
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Google Immersion, per apprendere le lingue navigando
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Google Chrome ha lanciato una nuova piccola estensione dal nome Immersion: si tratta di un piccolo e pratico tool che ha l’intento di farci rapidamente apprendere termini in lingue straniere.
Il meccanismo prevede un menu a tendina attraverso il quale si può sostituire parte di un testo che si sta leggendo con la sua traduzione in una delle tante lingue previste da Google Translate. Questa parziale traduzione aiuterà così l’utente a memorizzare la corrispondenza delle parole in due diversi idiomi, potendo tornare con un semplice clic al testo originale e regolando anche la difficioltà delle traduzioni in base al proprio livello di conoscenza.
A quanto pare la collaborazione di Google con Use All Five ha permesso di ottenere uno strumento molto preciso, con traduzioni che risultano ancora più fedeli rispetto a quelle proprie di Google Translate.
Questo metodo attraverso la stimolazione della memopria eidetica consentirà quindi di apprendere nuovi termini stranieri in maniera divertente, ma non vuole certo proporsi come alternativa ad un corso di lingue!
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WebRTC: in arrivo la videochat browser to browser
Il Team Mozilla Labs non smette mai di essere al lavoro per implementare il suo browser Firefox con nuove caratteristiche che al tempo stesso ne mantengano o migliorino la leggerezza e la velocità di fruizione.
Questa volta la nostra attenzione va al progetto con nome in codice Alder, ovvero la componente che supporterà la WebRTC (Web Real Time Conference).
In parole povere, si tratta della possibilità di effettuare videochiamate e video chat da browser a browser senza aggiungere nessun plugin.
Questa scelta di evitare i componenti aggiuntivi sembra ormai essere la strada maestra intrapresa da tutti i realizzatori di browser, un po’ per venire incontro al sempre crescente uso di tablet e smartphone, ed un po’ per uniformarsi sempre più all’ormai irrinunciabile standard Html5.
In base alla tabella di marcia della Fondazione Mozilla, il progetto sarà definitivamente pronto entro giugno e nel frattempo anche Google ha annunciato che entro il 2012 la WebRTC sarà integrata anche sul suo Chrome.
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Google Chrome finalmente su Android
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Google Chrome, il browser della Grande G, come sappiamo ha spodestato Firefox nella rincorsa al capofila Explorer, e forte di questo successo è pronto a lanciarsi anche nel mondo dei dispositivi mobile che sfruttano Android.
Molte caratteristiche della versione desktop di questo browser verranno riprese su smartphone e tablet, come il motore JavaScript V8, che fornisce prestazioni davvero superiori rispetto all’applicazione attualmente disponibile sui dispositivi powered by Android, ma possiamo ritrovare anche la pratica navigazione a schede e la navigazione anonima.
Sarà inoltre possibile sincronizzare i segnalibri, le password ed altri dati attraverso il proprio account Google, e tante altre sono le funzioni migrate sui dispositivi mobili che in chiave futura rappresentano senza dubbio la prossima frontiera della navigazione.
Il rendering delle pagine sarà sicuramente più veloce grazie all’accelerazione hardware, ma il browser non sarà utilizzabile su precedenti versioni di Android a causa di incopmpatibilità con le più recenti API del sistema operativo.
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Firefox in difficoltà: il sorpasso di Chrome
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Negli ultimi giorni Firefox, il browser che ha osato sfidare Explorer, ha subito due grossi colpi: il primo, sintomatico, è stato il sorpasso, basato su dati StatCounter, da parte di Chrome nei confronti del browser della fondazione Mozilla.
Il browser di Google si è infatti attestato sul 25,7% contro il 25,23% della “volpe di fuoco“, e si è lanciato all’inseguimento del dominatore tra i browser, IE, saldo sul 40,64%. Questi sono solo i numeri di una autentica “browser war” in corso, ma per una curiosa coincidenza il sorpasso è avvenuto proprio nei giorni in cui è scaduto un accordo economico stipulato da Firefox con Google, accordo che rappresentava l’84% delle sue entrate.
Tale partnership è ciò che ha sempre consentito il continuo sviluppo e la crescita di Firefox, ed era basata proprio sulle ricerche effettuate attraverso il browser.
Nulla è trapelato circa un eventuale rinnovo, il che non lascia presagire una semplice risoluzione delle trattative, ma la sensazione è che Google possa aver perso interesse a sostenere un browser – ormai minoritario rispetto a quello “della casa” – che non è quindi più utile nella sfida congiunta ad Explorer.
Chrome sta continuando a crescere, Internet Explorer resta il leader del settore e potrà presto farsi forte del lancio di Windows 8.
Lo scenario che si apre è pertanto dei più imprevedibili: una poco auspicabile scomparsa di Firefox consegnerebbe il web ai due golossi Microsoft e Grande G, ma la Microsoft potrebbe paradossalmente decidere di affiancare la fondazione Mozilla proprio per contrastare l’ascesa di Chrome.
Nulla è scontato a questo punto: Firefox potrebbe ad esempio integrare il motore di ricerca Bing per garantirsi risorse e consegnare nuove quote di mercato a Microsoft, ma al tempo stesso, chi in passato ha scelto Firefox proprio in segno di “rottura” con la Microsoft potrebbe non essere contento di trovarsi il nemico in casa.
Queste sono naturalmente solo ipotesi, nulla si potrà realmente capire prima di una comunicazione ufficiale da parte dei due gruppi, la quale genererà senza dubbio un effetto domino di conseguenze sulle quali sarà bene tenere gli occhi aperti.