Il web chiude alcuni dei suoi pezzi storici

luglio 31, 2013 da · Lascia un commento
Articolo in: Articoli, Ultime News 

La tecnologia ed i concetti sui quali si fonda la rete sono per loro stessa natura soggetti a vertiginose evoluzioni, che col passare del tempo rendono obsoleti programmi o servizi che in precedenza erano sembrati irrinunciabili.
Abbiamo visto ad esempio sparire, pochi mesi fa, il popolare omino verde di Messenger, o MSN, o Live, come si preferisce chiamarlo, “fagocitato” da Skype.

Negli ultimi giorni è sparito definitivamente anche Altavista, quello che tra il 1995 ed il 1998 è stato il motore di ricerca più usato, prima dell’avvento dell’algoritmo di Google e della sua maggiore efficienza. Yahoo! è proprietaria di Altavista, e dopo averlo annunciato più volte ora lo ha realmente chiuso, e dal suo dominio si viene reindirizzati proprio su Yahoo!, che recentemente ha effettuato anche il definitivo switch alla versione moderna della sua casella di posta, che aveva vissuto un breve “interregno” convivendo con la sua Mail Classic, ora soppiantata senza appello.
Sempre in tema di posta elettronica, anche Hotmail ha trasferito da qualche tempo tutti i suoi account sul nuovo servizio Outlook.com.

Google ha invece chiuso dal 1° luglio il suo aggregatore feed di notizie RSS, quel Google reader che da tempo era stato superato da altri tipi di risorse e che non era quini più conveniente tenere in piedi, visto lo scarso utilizzo.
Per finire, un browser, un altro progetto definitivamente chiuso: la Fondazione Mozilla aveva infatti lanciato Camino, studiato appositamente per girare sui Mac, ma ormai è diventato del tutto superfluo.

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Presto l’antivirus a marchio Google

Tutti conoscono bene i principali nomi nell’ambito della sicurezza informatica quando si tratta di difendersi da malware, spyware e virus in genere. presto però un pezzo da novanta debutterà nel settore, proponendo una nuova protezione che punta alla leadership  basata sulla sua qualità.
Il nome è, nemmeno a dirlo, quello di Google, che da tempo lavora sul suo Content-Agnostic Malware Protection, in codice CAMP.

La principale novità, quella con cui Google punta a differenziarsi dalla concorrenza, è basata proprio su…Google: tutte le necessarie informazioni infatti proverranno dallo stesso motore di ricerca, che le sparerà direttamente al suo browser Chrome attraverso un’apposita estensione che bloccherà la navigazione verso siti archiviati come rischiosi.
CAMP si baserà quindi su una sorta di fedina, derivante proprio dalla reputazione di ogni singolo sito web, e per questo con l’uso combinato di CAMP e di Google si ritiene di poter bloccare una percentuale assai prossima al 100% delle minacce.
Il tutto avverrà senza alcun bisogno che Google ficchi il naso nei dati di navigazione dell’utente.

Si prospetta probabilmente un’alterazione degli equilibri in questo delicato mercato, dove i prodotti a pagamento occupano basse posizioni in graduatoria, e l’unico dubbio attualmente sollevato è legato all’indispensabilità del browser Chrome, il quale sembra essere diventato anche in Italia il primo browser, stando alle statistiche; ma non mancheranno adattamenti ai due concorrenti nella browser war, Firefox ed Explorer.

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Chrome 26, modifiche a vista e nascoste

marzo 28, 2013 da · Lascia un commento
Articolo in: Articoli, Browser, Ultime News 

Google ha appena rilasciato la nuova versione del suo browser Chrome, la numero 26, la quale si distingue subito per il suo nuovo correttore ortografico.
Tra le opzioni di Privacy, infatti, sarà possibile scegliere un servizio web che corregga gli errori ortografici, con una funzione analoga a quella già sfruttata su Google Search.
Tale controllo richiede però che Google riceva il testo inserito, di conseguenza anche se l’anonimato è garantito va tenuto presente questo aspetto legato alla privacy.

Altre novità riguardano la versione Windows del browser, che permette di tenere sul desktop collegamenti a diverse configurazioni per accedervi in maniera diretta, mentre una apposita patch è andata a correggere una dozzina di vulnerabilità che erano state rilevate, con un conseguente aumento della sicurezza.

La versione 26, il cui download è impostato come automatico, si presente in forma smagliante per proseguire nella cosiddetta “Browser war“.

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Cookies nascosti su Safari?

luglio 17, 2012 da · Lascia un commento
Articolo in: Articoli, Ultime News 

La grande G di Google potrebbe essere stata colta in fallo: lo ha rivelato il Wall Street Journal, secondo il quale il motore di ricerca potrebbe aver aggirato le impostazioni sulla privacy degli utenti Safari.
Sembra infatti che Google sia accusata dell’uso di particolari cookies, che erano nascosti, ma che adesso sono stati rimossi.

L’inconveniente, a detta di un portavoce di Google, sarebbe stato del tutto involontario e relativo solo ad una pagina del centro assistenza. Lo stesso portavoce ha ribadito che Google definisce degli altissimi standard di sicurezza per i suoi utenti: questa svista non avrebbe provocato loro alcun danno, come riporta il Journal.

La Federal Trade Commission sta indagando, ma sono già trapelate delle indiscrezioni in merito ad una possibile salatissima multa pari a 22,5 milioni di dollari, la più alta sanzione mai prevista per una singola società dalla FTC.
Staremo a vedere gli sviluppi della questione, augurandoci che tutto si riveli davvero non dannoso per noi utenti.

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La “bolla” di facebook

L’esordio del titolo Facebook in borsa non ha ottenuto il successo sperato, e forse le previsioni sono state troppo rosee se si considerano i continui ribassi cui è andato soggetto: tuttavia può darsi che sia ancora troppo presto per trarre valutazioni definitive, e bisognerà attendere un fisiologico assestamento.

Ciò che però sembra ricevere nell’ultimo periodo una concreta battuta di arresto è la pubblicità attravgerso il famoso social network. General Motors, ad esempio, ha deciso di sospendere le inserzioni in quanto i risultati non sono mai stati quelli sperati nonostante l’importante campagna portata avanti, e molti altri brand si stanno rendendo conto di una certa miopia che li ha fatti operare in maniera a volte poco assennata, forse abbacinati dalla grande popolarità della risorsa e dall’immenso bacino di utenza.

Ora invece sembra più chiaro che Facebook non è un luogo dove si va per comprare, ma un intrattenimento o una semplice vetrina che aumenta la visibilità, ma chi vuole fare acquisti si dirige direttamente su Google, dove la pubblicità fa molta più presa.
Staremo a vedere quante altre aziende ridimensioneranno la loro presenza sul “libro delle facce“, fatto sta che nel mese di marzo, tanto per avere un’idea della situazione, gli accessi a Facebook sono stati più numerosi da mobile che da computer: e sui telefonini le inserzioni sono del tutto assenti…

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Google AdWords: perfezionamenti in arrivo sulle query

aprile 19, 2012 da · Lascia un commento
Articolo in: Articoli, Ultime News 

Google AdWords sembra essere diventato il principale veicolo pubblicitario per numerose aziende, le quali sfruttano le query degli utenti per proporre annunci mirati e strettamente correlati alla query stessa.

Una delle principali lamentele che accomunano utenti ed inserzionisti è quella relativa alla ricerca di parole chiave digitate con errori ortografici o varianti nelle parole. Tanto per fare un esempio, c’è chi cerca occhiali Ray Ban e chi cerca occhiali Ray-Ban.
Spesso infatti le query, specie se lunghe, includono errori di dattilografia oppure possono presentare delle varianti, e per finire la stessa parola può anche essere ricercata con la sua versione al plurale.

Un enorme lavoro svolto dalla divisione AdWords ovvierà, a partire dalla metà di maggio, a questi inconvenienti.
Oltre agli errori ortografici su parole digitate in modo errato ed alle varianti al plurale, questo nuovo sistema terrà presenti anche la radice di una parola, eventuali accenti o abbreviazioni, e gli acronimi.

Naturalmente sarà possibile, per l’utente che non sia interessato alla funzione, disabilitarla dal pannello opzioni.

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Altre modifiche sull’algoritmo di Google per ricerche migliori

aprile 4, 2012 da · Lascia un commento
Articolo in: Articoli, Novità sul Web 

Nuovi aggiornamenti sono disponibili su Google, come annunciato sul blog ufficiale del primo motore di ricerca al mondo: si tratta di circa 50 migliorie, tra le quali alcune riguardano la processione degli anchor text, con nuovi sistemi di interpretazione per la cui utilità servirà però il tempo della valutazione “sul campo”.

Migliorata la ricerca di immagini che andrà a privilegiare quelle di maggior pertinenza anche su pagine di qualità inferiore, ed anche quelle con dimensioni ragionevoli.
Le query di navigazione verranno ora maggiormente in soccorso dell’utente che non conosca l’URL della sua ricerca, grazie anche ad una maggior pertinenza tra ricerca e risultato, mentre i profili pubblici vengono ora indicizzati meglio e le risposte brevi saranno più precise.

Queste modifiche dell’algoritmo di Google si aggiungono a quelle rilasciate ad inizio anno, a dimostrazione della continua evoluzione del motore di stanza a Mountain View che non resta a guardare ma cerca sempre di fornire un servizio migliorato.

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IPv6: una necessità pronta al lancio

La nuova versione del protocollo internet denominata IPv6 è ormai giocoforza il futuro della rete, perchè i circa 4 miliardi di indirizzi IP disponibili sulla versione 4 si stanno ormai esaurendo.
È per questo motivo che anche quest’anno si terrà la giornata mondiale dell’IPv6, prevista per il 6 giugno 2012, nella quale i siti più “forti” al mondo – Google, Facebook, Yahoo – permetteranno l’accesso tramite il nuovo protocollo per lanciare un messaggio chiaro e sensibilizzare tutti sull’ineludibilità del passaggio.

I portali saranno affiancati in questa missione sia dai più importanti provider di servizi internet che dai produttori di hardware per l’accesso al web come Cisco e D-Link.
La problematica infatti sembra da più parti trascurata o rinviata, ma la migrazione deve necessariamente avvenire quanto prima e la speranza è che proprio la presenza del nuovo protocollo su portali da milioni di visite quotidiane serva a convincere i più scettici.

La fase di test e sperimentazione di IPv6 è conclusa, il protocollo è definitivamente pronto, ed anche se nelle prime fasi si potranno avvertire dei minimi e fisiologici problemi, i vantaggi che ne deriveranno per tutti sono irrinunciabili.

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Search Plus Your World: 3 nuovi servizi su Google

gennaio 11, 2012 da · Lascia un commento
Articolo in: Articoli, Novità sul Web 


Google ha lanciato 3 nuovi servizi per la sua ricerca, che prendono il nome di “Search Plus Your World“. Si tratta di un ulteriore tassello verso l’integrazione tra ricerca e social networking, in quanto la funzione “risultati personali” permette all’utente di trovare informazioni esclusive nella sua pagina risultati; “Profili nella ricerca” invece permette di trovare tra i risultati le persone che si seguono, mentre “Persone e pagine Google+” mette in relazione argomenti selezionati con profili e pagine di G+.

Sarà possibile scegliere se visualizzare o meno tali risultati scegliendo tra le varie opzioni, ma la vera innovazione sta proprio nella possibilità di cercare un argomento e scoprire persone che ne discutono per unirsi a conversazioni o community.
Google, che ha per adesso lanciato Search Plus Your World solo sulla versione in inglese per estenderla poi a breve su quella in italiano, garantisce che naturalmente tutti i risultati personali saranno protetti a livello di sicurezza e di privacy.

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Firefox-Google: rinnovato l’accordo!

 

Nei giorni scorsi il blog della Napoliweb ha riportato la notizia delle presunte difficoltà del browser di Mozilla, a causa del sorpasso subito da parte di Chrome e della scadenza dell’acordo economico stipulato proprio con Google.
Due eventi quasi in contemporanea che sembravano profilare all’orizzonte un futuro non del tutto roseo per la Fondazione Mozilla, anche se era sempre in piedi la possibilità di stipulare un nuovo accordo con una Microsoft naturalmente alla finestra.

Tutte le voci sono però venute a cadere quando si è diffusa la notizia del rinnovo dell’accordo dopo lunghe trattative. La partnership andrà avanti per altri 3 anni, con Mozilla che beneficerà del denaro di Google (molto denaro, sostengono voci ben informate: si parla di 300 milioni di dollari annui) e il motore di ricerca principe che invece continuerà a restare quello predefinito su Firefox e naturalmente ad arricchirsi dell query di ricerca provenienti dal browser.
Con questo nuovo accordo, il “panda rosso” va a triplicare gli introiti annui per la fondazione Mozilla, che si garantisce risorse per lo sviluppo dei propri prodotti – e forse non a caso in questi giorni è stato reso disponibile il nuovo Firefox 9, con sostanziali modifiche durante l’esecuzione di codice JavaScript.

A quanto pare, l’opzione di default per il motore di ricerca incorporato nel browser continua ad avere un valore elevatissimo, e la forte concorrenza scatenata contro Google da Bing e Yahoo ha giocato un ruolo fondamentale nell’innalzamento dei termini economici dell’accordo.
In definitiva, chi è affezionato alla volpe di fuoco potrà dormire sonno tranquilli e continuare ad affidarsi al simpatico animaletto informatico per le sue navigazioni.

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