Windows 8 in arrivo il 26 ottobre
Redmond ha comunicato la data ufficiale di rilascio per Windows 8: il W-Day è fissato per il 26 ottobre, ed il lancio permetterà contestualmente di mettere in commercio computer con il nuovo sistema operativo già installato.
Prima di analizzare le migliorie e le differenze con i predecessori, ci piacerebbe compiere insieme a voi un breve excursus attraverso le tappe che hanno portato Microsoft a rivoluzionare il concetto di desktop PC: già a partire da Ms-Dos e da Windows 3.1 i cambiamenti furono evidenti, ma è stato con Windows 95 che si è instaurato il dominio del sistema operativo a “finestre”. A quel punto, XP è diventato, dopo qualche anno, un colosso assoluto per stabilità e funzionalità, al punto che ancora adesso, ad oltre 10 anni di distanza, domina il mercato desktop con il 43% di installazioni.
Windows 7, nonostante il suo successo, non ha mai soppiantato XP, ma adesso lascerà il passo al suo successore, studiato per girare anche su tablet ed interfacce touch, mettendole per la prima volta sullo stesso piano di quelle tradizionali basate su tastiera e mouse.
La rivoluzione è anche grafica, e senza il tasto Start ci si dovrà abituare ai grandi bottoni e non più al classico desktop principale.
Il costo per un upgrade da Win7 è soprendentemente basso, e fornisce tutta la portata di quanto Microsoft creda nel lancio del suo nuovo sistema operativo e nella nuova interfaccia Metro.
Non possiamo quindi far altro che attendere il 26 di ottobre ed iniziare a far girare sui nostri strumenti di lavoro questo nuovo sistema operativo!
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Cookies nascosti su Safari?
La grande G di Google potrebbe essere stata colta in fallo: lo ha rivelato il Wall Street Journal, secondo il quale il motore di ricerca potrebbe aver aggirato le impostazioni sulla privacy degli utenti Safari.
Sembra infatti che Google sia accusata dell’uso di particolari cookies, che erano nascosti, ma che adesso sono stati rimossi.
L’inconveniente, a detta di un portavoce di Google, sarebbe stato del tutto involontario e relativo solo ad una pagina del centro assistenza. Lo stesso portavoce ha ribadito che Google definisce degli altissimi standard di sicurezza per i suoi utenti: questa svista non avrebbe provocato loro alcun danno, come riporta il Journal.
La Federal Trade Commission sta indagando, ma sono già trapelate delle indiscrezioni in merito ad una possibile salatissima multa pari a 22,5 milioni di dollari, la più alta sanzione mai prevista per una singola società dalla FTC.
Staremo a vedere gli sviluppi della questione, augurandoci che tutto si riveli davvero non dannoso per noi utenti.
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Il progetto Mozilla per mobile si farà
Articolo in: Articoli, Browser, Novità sul Web, Ultime News
Se ne era vociferato, ma non erano mai giunte dalla Fondazione Mozilla conferme ufficiali: eppure, il progetto Firefox OS si farà! Il sistema operativo Open Source dedicato ai dispositivi mobili, quello che sfiderà Android e iOS di Apple, sembrava dovesse chiamarsi Gecko ma invece manterrà una denominazione più “familiare”.
La grande novità è rappresentata dal linguaggio Html5: ciò vuol dire che proprio Firefox OS lancerà i dispositivi che potranno sfruttare questa nuova piattaforma, una grande innovazione della quale tutti i maggiori operatori e produttori riconoscono la necessità.
Inoltre, le opportunità Open Source da sempre garantite da Mozilla sembrano riscuotere grossi favori da parte delle aziende, che vedono in esse anche degli strumenti ecosostenibili.
Il primo smartphone con OS Mozilla verrà probabilmente lanciato in Brasile durante il 2013 dalla compagnia Telefonica.
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Il Twitterbird si rifà il look!
Quella di Twitter è stata una creazione che fin dall’inizio ha fatto della semplicità la sua parola chiave, per poter facilmente raggiungere il maggior numero possibile di utenti. Lo scopo è sicuramente stato raggiunto, visto che la crescita esponenziale di questo social network basato sui “cinguettii” ha raggiunto oggi le ragguardevoli cifre di 500 milioni di utenti e 400 milioni di tweet al giorno.
Negli ultimi giorni il logo di Twitter, l’ormai celebre uccellino celeste soprannominato Larry, ha subito un restyling “dimagrante” della sua silhouette, che è stata sfrondata e resa più diretta e lineare.
Ora l’uccellino è più compatto, composto da cerchi sovrapposti, il che vuole anche simboleggiare proprio gli intrecci tra interessi ed idee delle varie comunità online.
Questo nuovo Twitterbird andrà a sostituire anche la “T” che faceva da icona per Twitter sulle applicazioni per dispositivi mobili, ed il suo colore adesso è un celeste di una tonalità leggermente più scura.
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Per le aziende Windows XP è ormai dannoso
Si conosce già una deadline per Windows XP: è il mese di aprile del 2014, quando il sistema operativo lanciato ben 11 anni fa non sarà più supportato ufficialmente, e non riceverà più upgrade o aggiornamenti.
Sembra incredibile come un sistema operativo così datato possa essere ancora così largamente diffuso, ma ciò dipende soprattutto dall’utenza aziendale, la cui migrazione verso sistemi più recenti quali Vista o Windows 7 procede molto, molto a rilento.
Eppure XP, con i suoi tempi di aggiornamento e manutenzione sensibilmente più lunghi, non sembra essere la soluzione ideale in una realtà nella quale i costi dovrebbero essere tenuti costantemente d’occhio. Passare a nuove attrezzature hardware su cui possano girare i sistemi più nuovi richiede ovviamente degli investimenti economici che forse in tempo di crisi le aziende preferiscono rinviare, tuttavia in termini di costi la presenza di un 42% di utenza ferma ad XP probabilmente peggiora la situazione.
Varrebbe quindi la pena per le aziende analizzare questi dati, per rendersi conto di come un aggiornamento del parco hardware verrebbe nel tempo ammortizzato con la riduzione degli interventi di manutenzione, minori costi di gestione e quindi con una maggiore produttività.
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Il 6 giugno 2012 è il giorno dell’IPv6
Articolo in: Articoli, Novità sul Web, Ultime News
Ne avevamo già parlato nelle scorse settimane, conoscendo la rilevanza mondiale dell’evento: il 6 giugno 2012 è il giorno del nuovo protocollo di Rete IPv6, il giorno in cui i più grandi colossi del web trasferiscono tutti i loro servizi sul nuovo protocollo: uno spostamento simbolico che renda tutti consapevoli dell’assoluta necessità di archiviare il vecchio protocollo.
Il cambio di indirizzo IP, dalla nota successione di numeri intervallati da punto ad una sequenza di 4 cifre esadecimali interrotte dai due punti, non riguarda come è ovvio intuire solo la forma: gli indirizzi ora disponibili saranno pari a 2 elevato a 128, una cifra elevatissima e prima impensabile.
Ciò si è reso necessario perchè gli indirizzi IP di vecchio tipo si erano ormai esauriti, e perchè nell’immediato futuro tutti gli oggetti, anche gli elettrodomestici, saranno connessi alla rete e la domotica – così come tante altre applicazioni – avrà bisogno di fornire un indirizzo univoco ad ogni apparecchiatura.
Il passaggio non è naturalmente immediato: ci sarà un affiancamento dei due protocolli ed un periodo di “interregno” caratterizzato naturalmente da retrocompatibilità.
Il futuro del web, in ogni caso, è iniziato oggi, con un passaggio che non ammette passi indietro. Le potenzialità del nuovo protocollo sono infinite, ma sarà chiaramente il tempo a decretarne la validità e la tempistica per il passaggio completo con archiviazione del protocollo IPv4.
Per iniziare a rendervi conto di cosa si tratta e della fruizione che potete avere del nuovo protocollo, visitate il sito Test your IPv6.
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Tra 4 anni il traffico internet crescerà del 29%
Cisco System, l’azienda leader nel settore delle reti e delle comunicazioni, ha diffuso dei dati riguardanti il futuro del traffico su internet, con delle cifre che lasciano a bocca aperta.
L’azienda ha infatti previsto che nel giro dei prossimi 4 anni si avrà una crescita pari al 29%, soprattutto per lo sviluppo e la diffusione dei dispositivi portatili e dell’incredibile mole di video che vengono visualizzati.
Questa percentuale vuol dire che il traffico annuale è destinato a raggiungere la stratosferica cifra di 1.3 zettabyte, e se si considera che uno zettabyte è pari ad 1 trilione di gigabyte, ci si rende conto della mole clamorosa di dati, superiore a tutto il traffico che si è generato in rete dall’esordio nel 1984 ad oggi.
La società avrà sempre più una diretta interconnessione con internet, o forse sarebbe più corretto parlare di dipendenza.
La connessione ad internet diventerà qualcosa di permanente, che si allargherà dai telefoni, tablet o portatili del presente anche agli altri elettrodomestici, attraverso una tecnologia Wi-Fi la cui crescita non conosce battute di arresto: come ben sa Cisco, che guarda a questa crescita esponenziale con ovvia attenzione aziendale.
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Forse a…momenti l’ultima preview di Windows 8
Articolo in: Articoli, Novità sul Web, Progetti Software
In casa Microsoft stanno decisamente stringendo i tempi per il lancio di Windows 8, previsto poco dopo l’estate. L’ultima preview, infatti, è prevista per l’inizio di giugno, presumibilmente molto simile a quella definitiva, ed in tanti attendono con ansia la pubblicazione del link per il download di questa versione.
Ci saranno delle novità incluse, tra cui il Windows Drive Kit 8 attraverso il quale chi realizza l’hardware potrà creare anche i relativi indispensabili driver; ed il Visual Studio 2012, la piattaforma attraverso cui si potranno sviluppare applicazioni dedicate a Windows.
Un’altra importante novità è quella che riguarda la sequenza di avvio, che con i suoi soli 7 secondi non consente di accedere al BIOS durante il boot con le usuali procedure (tasto F8 o tasto Canc). Sarà quindi presente uno speciale menu che permetterà agli utenti l’avvio da una periferica USB differente oppure la modifica dei parametri BIOS.
Windows 8 sarà l’inizio di una nuova era in casa Microsoft, perchè non si limita al mondo dei PC ma si propone come risorsa anche per tutti gli utenti del mobile.
Un’indiscrezione in realtà vorrebbe che già nella giornata di oggi comparisse il link per il download: è infatti comparso, per poche ore, un post su un blog ufficiale del gruppo Microsoft, a firma del Vice Presidente Chuck Chan, che annunciava la sorpresa già per oggi.
Il post ora è sparito, staremo a vedere.
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I week-end da leone di Chrome
Articolo in: Articoli, Browser, Ultime News
I dati statistici di StatCounter non sbagliano mai, ed è sufficiente solo fare qualche semplice calcolo e riflessione per analizzarne uno in particolare che riguarda la cosiddetta “Guerra dei browser“.
Stiamo parlando dell’uso dei browser in base ai giorni della settimana, che evidenzia un dato statistico davvero molto curioso: dal lunedì al venerdì infatti Internet Explorer risulta il dominatore incontrastato della scena, con Chrome che mantiene la seconda piazza ma staccato in media di 5/6 punti percentuali. Quando invece arriva il week-end, ecco che Explorer crolla mentre Chrome ha un’impennata, portandosi alla pari e qualche volta anche scavalcando nelle percentuali il re dei browser.
Il dato indica che il browser Microsoft resta ancora uno standard a livello aziendale, con un uso quasi forzato negli uffici, ma a casa, quando al sabato e alla domenica ci si può dedicare alle navigazioni per così dire “personali”e non necessariamente lavorative, la libertà di scelta fa optare molti utenti per il browser di Google.
In ambito privato così quel grande divario praticamente si azzera, come si può riscontrare anche dai leggeri ma ben visibili picchi che vengono toccati nel week-end dal browser Safari, anch’esso molto usato in ambito privato, ma che comunque non sfora mai la soglia dell’8%,
L’ulteriore dato curioso èfornito dall’andamento praticamente piatto e costante di Firefox, stabile poco al di sopra del 24% 7 giorni su 7, ad indicare una continuità d’uso da parte di quella che sembra proprio essere una vera community di utenti, quelli che hanno fatto una scelta di natura quasi “etica” orientata verso la Fondazione Mozilla.
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La “bolla” di facebook
Articolo in: Articoli, Novità sul Web, Ultime News
L’esordio del titolo Facebook in borsa non ha ottenuto il successo sperato, e forse le previsioni sono state troppo rosee se si considerano i continui ribassi cui è andato soggetto: tuttavia può darsi che sia ancora troppo presto per trarre valutazioni definitive, e bisognerà attendere un fisiologico assestamento.
Ciò che però sembra ricevere nell’ultimo periodo una concreta battuta di arresto è la pubblicità attravgerso il famoso social network. General Motors, ad esempio, ha deciso di sospendere le inserzioni in quanto i risultati non sono mai stati quelli sperati nonostante l’importante campagna portata avanti, e molti altri brand si stanno rendendo conto di una certa miopia che li ha fatti operare in maniera a volte poco assennata, forse abbacinati dalla grande popolarità della risorsa e dall’immenso bacino di utenza.
Ora invece sembra più chiaro che Facebook non è un luogo dove si va per comprare, ma un intrattenimento o una semplice vetrina che aumenta la visibilità, ma chi vuole fare acquisti si dirige direttamente su Google, dove la pubblicità fa molta più presa.
Staremo a vedere quante altre aziende ridimensioneranno la loro presenza sul “libro delle facce“, fatto sta che nel mese di marzo, tanto per avere un’idea della situazione, gli accessi a Facebook sono stati più numerosi da mobile che da computer: e sui telefonini le inserzioni sono del tutto assenti…