Debutta Pinterest in italiano

La recente Settimana della Moda di Milano è stata la migliore occasione per il debutto sul web della versione in italiano di un social network come Pinterest, che ha saputo conquistare uno spazio importante, essendo dedicato a scatti fotografici che sempre più spesso riguardano proprio il mondo della moda e del design.

Le aziende riescono così ad allestire degli album interi tutti da sfogliare, costituiti per l’appunto da “pin“, punti di interesse che possono essere condivisi tra gli utenti.
È molto forte infatti l’interazione tra questo social network ed i più famosi Facebook e Twitter, e le piccole e medie imprese hanno così trovato un veicolo pubblicitario a costo zero che permette loro di mettersi in luce.

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Samsung digitalizza la scuola italiana

settembre 23, 2013 da · Lascia un commento
Articolo in: Articoli, Ultime News 

Smart Future è un’iniziativa promossa da Samsung adesso anche in Italia, nelle scuole primarie e secondarie: 300 istituti selezionati tra quelli che si sono dichiarati disponibili alla sperimentazione, e che siano in linea con determinati principi e parametri di qualità, riceveranno dispositivi come lavagne elettroniche e tablet da destinare all’attività didattica in aula.

Tutte le scuole coinvolte riceveranno naturalmente la necessaria assistenza anche materiale per mettere in piedi adeguate infrastrutture in grado di rendere fruibili al meglio i dispositivi (pensiamo ad esempio alla rete Wi-Fi che dovrà raggiungere tutte le aule) ma non mancherà il supporto informatico, con la fornitura di applicazioni, software e contenuti formativi offerti in formato elettronico.
Per finire, è prevista anche l’introduzione di safety boxes sicure indispensabili per proteggere gli istituti dai furti, ed una formazione dei docenti coinvolti nel progetto al fine di renderli in grado di sfruttare tutte le potenzialità dell’ultima frontiera didattica.

Fino ad oggi solo singoli insegnanti o singole scuole avevano tentato un simile approccio, si tratta quindi di una iniziativa encomiabile che punta a colmare un certo divario già creatosi tra la scuola italiana e quella del resto d’Europa.
Il progetto coinvolgerà 7 regioni italiane fino al 2015 e sarà sottoposto ad un costante monitoraggio, sia per valutarne effetti e progressi sia per mantenere sempre aggiornati gli strumenti ed i loro contenuti.

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L’esperimento più lungo del mondo: la beffa!

settembre 2, 2013 da · Lascia un commento
Articolo in: Articoli 

Forse ricorderete di quando vi abbiamo parlato dell’esperimento della goccia di pece, ripreso 24 ore su 24 da una serie di webcam per essere certi di non perdere l’attimo esatto del distacco di tale goccia e poter così calcolare con esattezza la viscosità di tale materiale.

L’esperimento più lungo del mondo, così è stato definito, si svolge in Australia presso la Queensland University ed ha avuto inizio nel lontano 1927: ci si attendeva l’esito da un momento all’altro, ma durante il mese di luglio dal Trinity College di Dublino è arrivata la beffa, perchè il fisico Shane Bergin, che lavorava sullo stesso esperimento da “soli” 69 anni è arrivato prima, riuscendo a riprendere l’esatto momento della caduta.

La pece, da tempo in forma di goccia così come in Australia (da dove vengono trasmesse in rete le immagini in tempo reale), si è distaccata sotto il vigile occhio della telecamera, come visibile anche in questo filmato.

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In Italia il Cloud cresce con calma

agosto 26, 2013 da · Lascia un commento
Articolo in: Articoli, Ultime News 


Con una certa dose del solito, fisiologico ritardo che caratterizza l’Italia quando si tratta di rivoluzioni informatiche, si può finalmente dire che il paese ha iniziato a comprendere e sfruttare tutte le potenzialità del cloud computing.

L’Osservatorio Cloud & ICT del Politecnico di Milano ha infatti reso noti i dati di un’analisi statistica secondo la quale il budget investito nella cosiddetta “nuvola informatica” sembra finalmente crescere di più rispetto a quello dedicato all’ICT tradizionale: le aziende si stanno rendendo conto dell’importanza di un simile motore, ma non solo loro.
Se si considerano infatti anche i privati e la Pubblica Amministrazione, il trend è in positivo rispetto al 2012 di ben 11 punti percentuali.

Certo, molto lavoro si deve ancora fare, perché se ci si possono attendere dati migliori dai paesi dell’inarrestabile BRIC, è comunque imbarazzante che nazioni quali l’Indonesia o il Messico abbiano un tasso di crescita della spesa Cloud triplo rispetto al nostro.

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Buone vacanze a tutti da Napoliweb!

agosto 9, 2013 da · Lascia un commento
Articolo in: Articoli, Ultime News 

Con la Napoliweb, anche il suo blog va in ferie, finalmente! È stata un’annata di duro lavoro ma ricca di soddisfazioni, e da oggi ci concediamo due settimane di meritato riposo.

Ritorneremo in perfetta forma nei nostri uffici il 26 agosto, pronti ad aggiornarvi su tutte le novità in cantiere, tra cui una grande sorpresa per l’autunno che vi sveleremo appena i dettagli saranno meglio definiti!

Auguriamo a tutti voi delle splendide e rilassanti vacanze!

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Addio al vero inventore del mouse

agosto 2, 2013 da · Lascia un commento
Articolo in: Articoli, Hardware, Ultime News 

Douglas Engelbart con il prototipo di sua invenzione

Lo scorso 2 luglio si è spento, all’età di 88 anni, Douglas Engelbart, uno dei grandi pionieri dell’interazione tra uomo e macchina.

I lavori di questo ingegnere hanno riguardato le interfacce grafiche, la possibilità di creare reti di computer, ma il suo nome è in realtà maggiormente legato all’invenzione del primo prototipo di mouse, risalente al 1964 ma messo in commercio dalla Xerox sul suo Star solo nel 1981, il che non ha permesso ad Engelbart di arricchirsi per la sua invenzione in quanto il brevetto era scaduto.

Il suo indicatore di posizione X Y si presentava come una scatolina in legno che scorreva sul piano grazie a due rotelle di metallo: proprio questa particolare forma, a cui si aggiungeva il cavo, suggerì all’inventore di dargli il nome giunto fino a noi, mouse.
Se nel 2013 abbiamo raggiunto una tale diffusione nell’uso dei computer lo dobbiamo anche a questo americano di origini europee che fu tra i primi, ad esempio, ad interessarsi al concetto di posta elettronica. Lo stesso Steve Jobs, con il lancio del suo Macintosh nel 1984, riprese esattamente lo stesso tipo di idea per la sua interfaccia grafica con mouse.

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Il web chiude alcuni dei suoi pezzi storici

luglio 31, 2013 da · Lascia un commento
Articolo in: Articoli, Ultime News 

La tecnologia ed i concetti sui quali si fonda la rete sono per loro stessa natura soggetti a vertiginose evoluzioni, che col passare del tempo rendono obsoleti programmi o servizi che in precedenza erano sembrati irrinunciabili.
Abbiamo visto ad esempio sparire, pochi mesi fa, il popolare omino verde di Messenger, o MSN, o Live, come si preferisce chiamarlo, “fagocitato” da Skype.

Negli ultimi giorni è sparito definitivamente anche Altavista, quello che tra il 1995 ed il 1998 è stato il motore di ricerca più usato, prima dell’avvento dell’algoritmo di Google e della sua maggiore efficienza. Yahoo! è proprietaria di Altavista, e dopo averlo annunciato più volte ora lo ha realmente chiuso, e dal suo dominio si viene reindirizzati proprio su Yahoo!, che recentemente ha effettuato anche il definitivo switch alla versione moderna della sua casella di posta, che aveva vissuto un breve “interregno” convivendo con la sua Mail Classic, ora soppiantata senza appello.
Sempre in tema di posta elettronica, anche Hotmail ha trasferito da qualche tempo tutti i suoi account sul nuovo servizio Outlook.com.

Google ha invece chiuso dal 1° luglio il suo aggregatore feed di notizie RSS, quel Google reader che da tempo era stato superato da altri tipi di risorse e che non era quini più conveniente tenere in piedi, visto lo scarso utilizzo.
Per finire, un browser, un altro progetto definitivamente chiuso: la Fondazione Mozilla aveva infatti lanciato Camino, studiato appositamente per girare sui Mac, ma ormai è diventato del tutto superfluo.

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AmazonFresh ti porta la spesa a casa

La versatilità del colosso Amazon sembra non conoscere confini: partito a metà degli anni ’90 come vero pioniere delle librerie online, ha conosciuto nel tempo un’estensione non solo territoriale, ma soprattutto relativa alle categorie merceologiche trattate, le quali hanno via via incluso anche musica in formato CD, i DVD ed i BluRay, fino ad arrivare agli scaffali digitali dai quali scaricare MP3, e-book ed audiolibri. Il tutto senza dimenticare le redditizie sezioni dedicate all’oggettistica, ai gadget, al merchandising e persino ad accessori moda.

In via sperimentale in sole due città degli Stati Uniti, Seattle e Los Angeles, è partito nel mese di giugno il servizio AmazonFresh, attraverso il quale si possono acquistare online e ricevere a casa a tempi di record prodotti freschi come frutta e verdura ma non solo, perché vengono offerti anche altri cibi confezionati o precotti.
Entro l’anno AmazonFresh verrà sperimentato anche a San Francisco, e poi, sulla scorta dei risultati, si deciderà se ampliare il progetto agli altri 20 mercati previsti nel 2014.

L’Italia non dovrebbe essere raggiunta prima di 2 o 3 anni da questo progetto, che al di là dei discorsi legati alla concorrenza ad esempio con la GDO, che potrebbe avere difficoltà nel fronteggiare i prezzi abitualmente bassi di Amazon, suscita altri tipi di perplessità.
Parliamo di concetti abbastanza cari alle famiglie italiane come la territorialità degli alimenti, che potrebbe non essere garantita, e dello stesso controllo qualità sui cibi.

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Meglio un disco SSD o un tradizionale HDD?

luglio 23, 2013 da · Lascia un commento
Articolo in: Articoli, Hardware 

Gli irriducibili del desktop PC, che lavorano alla scrivania su una macchina il cui ingombro non costituisce per loro problematiche, sanno molto bene che per la rapidità delle operazioni di calcolo è fondamentale anche aver montato un buon hard disk, specialmente se la mole di lavoro include molta grafica ed elaborazione video e foto.

Le soluzioni più rapide oggi vengono offerte dai dischi a memoria solida, detti anche ssd (solid state drive) i quali riescono ad avviare Windows in venti secondi, oltre a copiare 22 GB in poco più di un minuto contro i 7 ed oltre che richiede un disco rigido di tipo tradizionale (hdd).
Naturalmente tanta velocità ha un prezzo, così in tanti, in attesa di un fisiologico assestamento dei listini verso il basso, preferiscono per ora montare un ssd piccolo – in ogni caso mai al di sotto dei 120 GB – per il sistema operativo, e continuare a mantenere i dati su un disco di tipo classico.

Come forse alcuni ignorano, infatti, per funzionare bene ed al massimo delle prestazioni un disco sia esso solido o rigido ha bisogno di essere vuoto al 40%.

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Con Window Socket l’energia è portatile

luglio 19, 2013 da · Lascia un commento
Articolo in: Articoli, Ultime News 

Un’idea che mette insieme design moderno e declinazione delle ultime tecnologie, con specifico e particolare riferimento a quelle dedicate alla tutela dell’ambiente ed alla ricerca di fonti di energia alternative: si chiama Window Socket, letteralmente presa da finestra, e potrebbe rivoluzionare in teoria anche l’autonomia dei nostri smartphone e device in genere!

Vediamola nel dettaglio: da un lato c’è la ventosa trasparente, per attaccarla ad una finestra; l’importante è che quest’ultima sia il più possibile esposta alla luce solare, dal momento che il piccolo pannello solare ed esso collegato ha bisogno di 5-8 ore di luce (dipende anche dalle condizioni atmosferiche) per accumulare energia sufficiente per 10 ore.
Una volta caricata, porteremo Window Socket con noi, in borsa o in tasca, disponendo così di una carica aggiuntiva immediatamente disponibile!

Nonostante alcune critiche mosse al progetto, riferite alla mancanza di un accumulatore o alla scarsa superficie destinata ad assorbire energia, l’idea ci sembra comunque valida ed interessante e non vediamo l’ora di provarla per verificarne l’effettiva utilità!

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