Una falla da chiudere subito su Internet Explorer

Come sapete, lo scorso 8 aprile Windows ha cessato di rilasciare aggiornamenti per XP, il che può mettere a rischio i numerosi computer in tutto il mondo sui quali gira il sistema operativo.
Da quel giorno infatti continuare a navigare espone qualsiasi dispositivo a rischi, mentre il suo uso al di fuori della rete continua ad essere, per quanto sconsigliato, comunque sicuro.

Negli ultimi giorni però a Redmond è stata scoperta una importante e pericolosa falla che riguarda Internet Explorer nelle sue versioni dalla 6 alla 11: per questo motivo è stata rilasciata una patch che, vista la sua rilevanza e considerato che tra il 15% ed il 25% dei computer nel mondo continuano a girare con XP, lo includerà in via eccezionale nonostante in un primo momento ne fosse stato escluso.

Il cambio di rotta la dice lunga sul livello di allerta suscitato da questo “buco”, che invitiamo tutti i nostri lettori utenti Windows a “tappare” quanto prima, semplicemente lanciando Windows Update.

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Microsoft chiude definitivamente l’era XP

Ci siamo quasi, come era già ampiamente stato anticipato: nel corso del 2014, e precisamente l’8 di aprile, Microsoft manderà in pensione il suo sistema operativo più longevo, quel Windows XP che dal momento del suo debutto nell’estate 2001 ha vissuto anni di onorata carriera, e che ancora oggi risulta installato su circa un terzo dei computer nel mondo, il che la dice lunga sul suo apprezzamento: tuttavia, a partire dall’8 aprile, quando verrà rilasciato l’ultimo pacchetto di aggiornamenti relativo ad XP e contestualmente ad Office 2003, continuare a farlo girare sulle proprie macchine sarà indubbiamente pericoloso.

Questo perché qualsiasi eventuale vulnerabilità rilevata e corretta in futuro sui sistemi operativi più recenti potrebbe essere presente anche su XP, senza ricevere però la relativa patch; ciò significa che l’unico modo sicuro per lavorarci sarebbe non collegarlo mai alla rete, e non collegarlo mai a periferiche di archiviazione potenzialmente “infette”.
Qualcuno in realtà ha ventilato l’ipotesi che questo sia solo un modo “drastico” da parte dell’azienda di Redmond per spingere i sistemi operativi 7 e soprattutto 8, tuttavia, con il livello di sicurezza, compatibilità e stabilità ormai raggiunto sembra del tutto anacronistico specie da parte delle aziende continuare a sfruttare una piattaforma di certo stabile e collaudata ma non più aggiornata, e per la quale non esisteranno più drivers per l’interfaccia con altri tipi di periferiche.

XP
in pensione significa in poche parole la chiusura di un’epoca, probabilmente quella in cui i progressi si sono succeduti a ritmo più serrato fino ad ora, con lo sviluppo delle connessioni veloci e l’aumento esponenziale del numero di internauti.

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Ad aprile 2014 sospesa ogni assistenza su Windows XP

Si sta definitivamente per chiudere un’era in fatto di sistemi operativi, quella iniziata nel 2001 con il debutto di Windows XP.

Oggi, ben 12 anni dopo, XP risulta ancora montato sul 40% dei PC in tutto il mondo, una percentuale enorme se si considera che nel frattempo Windows ha lanciato Vista, Windows 7 e di recente Windows 8 (cui presto si aggiungerà, come abbiamo già annunciato, Windows Blue); le macchine su cui gira ancora XP dal prossimo anno saranno esposte a rischi di sicurezza a dir poco rilevanti.

A partire da aprile 2014 infatti Microsoft sospenderà ogni tipo di supporto, aggiornamento o protezione per XP, offrendo eventualmente solo un servizio di assistenza a pagamento ad un prezzo talmente elevato da scoraggiare qualsiasi azienda, invogliandola quindi al passaggio ormai obbligato ed inevitabile almeno a Windows 7.
Continuare ad utilizzare XP sarà quindi non solo rischioso, ma anche controproducente, ed è certo che nei prossimi mesi la percentuale di PC “mossi” da Windows 7, attualmente il 47%, andrà ad aumentare stabilendo di fatto la conclusione dell’era XP.

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Windows 8 in arrivo il 26 ottobre

luglio 19, 2012 da · Lascia un commento
Articolo in: Articoli, Ultime News 


Redmond
ha comunicato la data ufficiale di rilascio per Windows 8: il W-Day è fissato per il 26 ottobre, ed il lancio permetterà contestualmente di mettere in commercio computer con il nuovo sistema operativo già installato.
Prima di analizzare le migliorie e le differenze con i predecessori, ci piacerebbe compiere insieme a voi un breve excursus attraverso le tappe che hanno portato Microsoft a rivoluzionare il concetto di desktop PC: già a partire da Ms-Dos e da Windows 3.1 i cambiamenti furono evidenti, ma è stato con Windows 95 che si è instaurato il dominio del sistema operativo a “finestre”. A quel punto, XP è diventato, dopo qualche anno, un colosso assoluto per stabilità e funzionalità, al punto che ancora adesso, ad oltre 10 anni di distanza, domina il mercato desktop con il 43% di installazioni.

Windows 7, nonostante il suo successo, non ha mai soppiantato XP, ma adesso lascerà il passo al suo successore, studiato per girare anche su tablet ed interfacce touch, mettendole per la prima volta sullo stesso piano di quelle tradizionali basate su tastiera e mouse.
La rivoluzione è anche grafica, e senza il tasto Start ci si dovrà abituare ai grandi bottoni e non più al classico desktop principale.
Il costo per un upgrade da Win7 è soprendentemente basso, e fornisce tutta la portata di quanto Microsoft creda nel lancio del suo nuovo sistema operativo e nella nuova interfaccia Metro.
Non possiamo quindi far altro che attendere il 26 di ottobre ed iniziare a far girare sui nostri strumenti di lavoro questo nuovo sistema operativo!

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Per le aziende Windows XP è ormai dannoso

giugno 12, 2012 da · Lascia un commento
Articolo in: Articoli 

Si conosce già una deadline per Windows XP: è il mese di aprile del 2014, quando il sistema operativo lanciato ben 11 anni fa non sarà più supportato ufficialmente, e non riceverà più upgrade o aggiornamenti.

Sembra incredibile come un sistema operativo così datato possa essere ancora così largamente diffuso, ma ciò dipende soprattutto dall’utenza aziendale, la cui migrazione verso sistemi più recenti quali Vista o Windows 7 procede molto, molto a rilento.
Eppure XP, con i suoi tempi di aggiornamento e manutenzione sensibilmente più lunghi, non sembra essere la soluzione ideale in una realtà nella quale i costi dovrebbero essere tenuti costantemente d’occhio. Passare a nuove attrezzature hardware su cui possano girare i sistemi più nuovi richiede ovviamente degli investimenti economici che forse in tempo di crisi le aziende preferiscono rinviare, tuttavia in termini di costi la presenza di un 42% di utenza ferma ad XP probabilmente peggiora la situazione.

Varrebbe quindi la pena per le aziende analizzare questi dati, per rendersi conto di come un aggiornamento del parco hardware verrebbe nel tempo ammortizzato con la riduzione degli interventi di manutenzione, minori costi di gestione e quindi con una maggiore produttività.

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