Sui tablet si fa largo l’alta risoluzione
In questo 2013 abbiamo assistito a grandi e sensibili miglioramenti nel settore dei tablet, che hanno coinciso anche con appetitose politiche low cost.
Le migliorie riguardano soprattutto l’alta risoluzione, un tema comune un po’ a tutti i marchi principali, che ha visto ad esempio la Apple lanciare il suo display retina sia sull’iPad che sulla sua versione mini: con 2048×1536 pixel, la definizione con cui si visualizzano pagine web, immagini e testi è praticamente doppia rispetto al passato.
In realtà altri marchi sono arrivati prima di Apple per quanto riguarda i piccoli dispositivi: Google si è appoggiata ad Asus per il suo Nexus 7 modello HD, e la stessa Asus ha lanciato il MoMo Pad anch’esso HD, a costi decisamente inferiori rispetto a quelli della “mela morsicata“.
Il marchio di Cupertino si pone ancora in posizione privilegiata per la stabilità e l’organizzazione del suo sistema, tuttavia se l’uso di un device è abbastanza standard e senza particolari stress (lettura delle mail, navigazione, anche qualche videogame) l’Asus risponde benissimo alle aspettative anche grazie ad ottime batterie ed un buon Android 4.2.
Pagare circa 200 euro in più per prestazioni non necessarie e finiture più eleganti ci sembra onestamente poco logico.
Per chiudere, scopriamo che anche il Kindle Fire HDX di Amazon viene sfidato sul terreno dell’alta risoluzione dal nuovo Kobo Arc, l’e-reader legato al marchio Mondadori, che abbassa i prezzi e sfodera anch’esso lo schermo HD.
In questa guerra tra tablet una cosa è certa: ne stanno beneficiando soprattutto gli utenti, i quali ottengono prodotti sempre migliori con prezzi che continuano a calare.
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