L’internet speed test dell’Agcom
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Il grande e spesso caotico parco delle offerte per le connessioni internet domestiche, con il gran numero di provider presenti sul mercato, spesso sta riservando sgradevoli sorprese agli utenti che si ritrovano con connessioni spacciate per iper-veloci mentre a conti fatti si rivelano lontane dai valori dichiarati.
L’inghippo sta tutto in quel “fino a” seguito da 20, 10, 7 mega, al quale gli utenti più sbadati non fanno attenzione.
I fattori che possono inficiare la velocità della ricezione dei dati sono tanti, per citarne solo un paio contano sia la qualità del cavo steso che la distanza dalla centrale o dal nodo.
L’Agcom ha messo da tempo a disposizione degli utenti uno strumento di certificazione, un vero speed test, che tramite un software permette di rilevare la velocità ed ottenere una certificazione valida a tutti gli effetti per far valere le proprie ragioni presso il provider.
Si potrà infatti chiedere il miglioramento della linea fino a raggiungere gli standard minimi garantiti dal contratto, o addirittura esercitare, certificazione alla mano, il diritto di recesso senza essere costretti a pagare penali; senza dimenticare la possibilità di ottenere rimborsi in bolletta per il disservizio patito.
I reclami con tanto di certificazione della violazione che sono pervenuti ai vari operatori in poco più di due anni di attività del sito sono oltre 20mila, il che li sta spingendo a mettersi all’opera per non perdere clienti strada facendo.
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Il lato divertente della scienza sul web
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Sul web è facile imbattersi in articoli e siti che trattino di scienza, ma se si preferisce seguirne solo il lato leggero, la biologa inglese Elise Andrew ha messo in piedi su Facebook una pagina che ad oggi ha raggiunto la bellezza di 6 milioni di Like grazie ad un approccio scanzonato e divertente a tematiche mai banali.
Attraverso vignette e gli immancabili meme, ma anche articoli accessibili e di garbata ironia, la pagina, che già dal nome “I fucking love science” si presenta con una vena di impertinenza, diffonde pillole di svago ad un numero di fan che mostra di apprezzare di continuo, considerata la progressiva crescita e diffusione della pagina e la condivisione delle sue immagini.
Mettendo invece da parte i toni più faceti, la stessa Elise Andrew ha allestito una pagina gemella dai toni molto più seriosi, dedicandola a tutti coloro che amano il nostro pianeta e le sue incredibili ed a volte sconosciute meraviglie naturali: si chiama “The Earth Story” e raccoglie al momento quasi mezzo milione di utenti, i quali possono apprezzare le decine di immagini inconsuete che vengono caricate e che spaziano tra temi quali la geologia, la biologia, l’oceanografia, tutti trattati con un approccio semplice e comprensibile a tutti ma rigoroso.
le foto sono infatti sempre corredate da commenti esplicativi ed approfondimenti che costituiscono piccole lezioni sulla materia trattata.
Contenuti seri e profondi che fanno da contraltare a quelli dell’altra pagina, dove si parte da concetti comunque impeccabili per approdare però ad un sorriso.
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Cosa guida nella scelta di un e-reader?
Probabilmente voi stessi siete tra i tanti che stanno pensando all’acquisto di un e-reader: i motivi che spingono a questa scelta sono molteplici, e di sicuro non è solo la curiosità verso un nuovo tipo di device che ne ha fatto crescere il numero in Italia dai 20mila del dicembre 2012 agli attuali 60mila.
Gli e-reader sono infatti dispositivi dall’interfaccia senza dubbio più lenta rispetto a quella di un più completo tablet, ma quelli che stanno tirando il mercato sono proprio i più evoluti – per intenderci, i Kindle di Amazon, seguiti a ruota dai Kobo – i quali oltre allo schermo tattile offrono buona definizione e schermo luminoso, il che elimina la necessità di una fonte luminosa alle spalle.
Tante specifiche hanno sicuramente il loro ruolo nella scelta di questo o quel modello, tuttavia un aspetto sembra essere ancora più rilevante rispetto agli altri, e non è quello del prezzo.
Parliamo della varietà e vastità del catalogo di e-book al quale si può accedere a seconda del marchio cui ci si affida, il che non ci sorprende affatto perché è la scelta più razionale. Soppiantare la propria libreria con i libri in formato digitale è una operazione che si effettua solo potendo disporre di un campionario ampio in cui ritrovare le proprie passioni.
Da questo punto di vista, il dominio di Amazon sembra essere ancora incontrastato, anche se almeno in Italia il Kobo, legato a Mondadori, si sta facendo largo.
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L’esperimento più lungo del mondo è sul web!
Grazie alla connessione internet, potete essere testimoni di quello che è stato definito a ragion veduta il più lungo esperimento del mondo, dato che va avanti dal 1927 e forse in questi giorni è maturo per fornire risultati definitivi.
L’operazione, che punta a determinare la viscosità della pece, oggi solo stimata in 230 miliardi di volte quella dell’acqua, è in corso in Australia presso la Queensland University, e come si conviene ad ogni valutazione empirica ha bisogno che gli occhi degli scienziati siano puntati sul fenomeno.
Tuttavia, per la natura stessa dell’esperimento, i mezzi del terzo millennio hanno fornito loro un supporto: ben 3 webcam sono puntate 24 ore su 24 sul contenitore forato dal quale dovrà cadere nei prossimi giorni la nona goccia di pece, a distanza di 12 anni dall’ultima!
Solo a quel punto sarà possibile effettuare la media dei valori tra le gocce cadute fino ad ora, e dichiarare concluso l’esperimento con un valore ufficiale.
Per tutti i curiosi, il Pitch Drop Experiment è visibile online grazie alle webcam, al sito che vi abbiamo linkato!
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Noi siamo browsers!
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Tra un approfondimento tecnologico e l’altro, per restare sempre aggiornati sulle ultime evoluzioni del web, ci piace anche scherzare tra di noi su questi argomenti, scovando vignette come questa!
La browser war tra Explorer, Firefox e Chrome (per tacere di tutti gli altri) probabilmente non finirà mai, e nemmeno le facili ironie tra gli appartenenti alle diverse fazioni, sempre pronte a prendersi di mira l’un l’altra!
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Firefox 25 è quasi pronto
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Poco dopo l’estate la Fondazione Mozilla ci accoglierà con un bel regalo: è infatti attesa per ottobre la versione 25 di Firefox, che rivoluzionerà l’interfaccia utente con un nuovo design denominato Australis.
Le sue caratteristiche grafiche prevedono colori più netti, una diversa forma delle schede ed anche la modifica del posizionamento di alcuni elementi.
Passando alle modifiche che coinvolgono anche la funzionalità, abbiamo scoperto ad esempio che la scheda in uso verrà evidenziata molto meglio rispetto ad ora, mentre il menù a pannelli preferito da alcuni utenti sarà spostato sulla destra, imitando in questo Chrome.
Sembra anche che questo nuovo design Australis preveda una nuova area nella toolbar principale dedicata ai cosiddetti add-on, i componenti aggiuntivi che arricchiscono questo browser, rimuovendo quindi la barra ad essi attualmente dedicata.
Chi volesse già sperimentare queste evoluzioni grafiche può installare la versione Nightly UX già disponibile, altrimenti basterà attendere qualche settimana per scoprire questo nuovo passaggio della browser war.
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Per la prima volta, SMS in calo: colpa di WhatsApp
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Era inevitabile e prima o poi un simile calo sapevamo sarebbe avvenuto: gli SMS stanno cedendo terreno, sotto le offensive sferrate dalle applicazioni di messaggistica istantanea disponibili sugli smartphone, le quali hanno il grande vantaggio di essere gratuite.
Così, secondo i dati dell’Agcom, nel primo trimestre 2013 c’è stato un calo nel numero di SMS inviati in Italia pari al 4% rispetto allo stesso periodo del 2012.
Lo Short Message Service, che di certo è stato una grande rivoluzione a cavallo tra gli anni ’90 e 2000, inizia quindi a scricchiolare ed a mostrare gli anni, incalzato da applicazioni che si prestano altrettanto bene agli scopi di breve ed immediata comunicazione, stante una ormai capillare diffusione di device più “avanzati”.
A farla da padrone grazie anche alla sua versatilità – è infatti disponibile per tutti i principali sistemi operativi smartphone – è WhatsApp, al quale si aggiungono i servizi offerti da Google Voice o da Skype.
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Kindle Fire HD cresce e sfida i colossi
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Forse non avrà la stessa varietà di App disponibili, anche perchè si basa su un Android “alleggerito”, però il nuovo Kindle Fire HD con il suo schermo da 8,9 pollici si candida come validissima alternativa al ben più costoso – e forse sopravvalutato – iPad4.
Le caratteristiche di avanzata stabilità e la buona potenza di calcolo, unite ad una ottima densità di pixel, ne fanno infatti non solo un eccellente e-reader, ma anche un tablet di tutto rispetto, che Amazon distribuisce in questi giorni in ben 170 paesi ad un prezzo altamente concorrenziale che sta facendo tremare i polsi sia alla Apple che alla Samsung.
Vedremo, con l’inizio delle prime spedizioni previste per il prossimo 13 giugno, quale sarà il suo impatto anche sul mercato italiano.
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Il mini PC Sapphire che sfida i tablet
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Il cosiddetto desktop PC deve affrontare in questi ultimi anni la più agguerrita delle sfide che gli siano state mosse, quella scagliata da parte dei tablet in ultima battuta, in continua ascesa, e dei portatili diventati vero status symbol.
Per combattere, l’unica strada percorribile è quella del contenimento delle dimensioni dal momento che anche le prestazioni dei device portatili si sono uniformate su standard elevati: il desktop deve mettersi su livelli come minimo equivalenti.
In questa direzione si è lanciata la Sapphire con il suo mini PC Edge Vs8, che è “motorizzato” con un quadcore AMD con scheda grafica Radeon.
Come per un desktop tradizionale, ha bisogno solo di schermo, mouse e tastiera, ma le dimensioni così ridotte rendono possibile agganciarlo alle TV piatte – è il vero target per cui è stato pensato – per avere in un unico strumento TV e PC ad elevate prestazioni, adatto anche per il gaming o per l’elaborazione dati ed immagini con la sua RAM da 4GB.
Il prezzo è assolutamente abbordabile e competitivo se si considerano le caratteristiche della macchina, in vendita a 419 euro nella versione full optional.
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Acer punta sui device “ibridi” ad alte prestazioni
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Acer scommette forte sul suo ultimo ultrabook, una intera gamma di nuovi prodotti che è stata presentata presso i Milk Studios di New York scegliendo questa location proprio per la sua comprovata tradizione: ha infatti fatti spesso da rampa di lancio per nuovi trend e tendenze e per artisti emergenti.
Dove sta la novità nell’Aspire R7 di Acer? Sta nella sua combinazione tra un tablet ed un notebook, con funzioni pari a quelle di un potente desktop. Le prestazioni infatti sono elevatissime, e rimangono tali anche quando, attraverso la rivoluzionaria cerniera in alluminio “Ezel“, dalle funzioni di notebook si passa a quelle di tablet anch’esso naturalmente touchscreen. La cerniera consente inoltre una rotazione dello schermo a 360°, per mostrare in un semplice gesto la schermata a chi ci siede di fronte.
Le stesse funzioni che favoriscono la coesione tra mobilità e produttività si ritrovano anche nell’Aspire P3: un ultrabook con schermo tattile da 11,6 pollici, nel quale il display si può staccare dalla tastiera ed essere utilizzato come tablet a sé stante, offrendo anche in questa veste una eccellente autonomia.
Acer ha inoltre pensato anche a delle versioni per chi cerchi dei device più “al risparmio”, varando nella stessa gamma il tablet Iconia A1, mosso da Android e con schermo da 8 pollici, disponibile sia in versione Wi-Fi che 3G al prezzo massimo di 220 euro.
Non si tratta di prodotti che vogliano creare nuovi bisogni tecnologici, ma che puntano a soddisfare in maniera eccellente quelli già esistenti, rispettando il fabbisogno del mercato.