AmazonFresh ti porta la spesa a casa

La versatilità del colosso Amazon sembra non conoscere confini: partito a metà degli anni ’90 come vero pioniere delle librerie online, ha conosciuto nel tempo un’estensione non solo territoriale, ma soprattutto relativa alle categorie merceologiche trattate, le quali hanno via via incluso anche musica in formato CD, i DVD ed i BluRay, fino ad arrivare agli scaffali digitali dai quali scaricare MP3, e-book ed audiolibri. Il tutto senza dimenticare le redditizie sezioni dedicate all’oggettistica, ai gadget, al merchandising e persino ad accessori moda.

In via sperimentale in sole due città degli Stati Uniti, Seattle e Los Angeles, è partito nel mese di giugno il servizio AmazonFresh, attraverso il quale si possono acquistare online e ricevere a casa a tempi di record prodotti freschi come frutta e verdura ma non solo, perché vengono offerti anche altri cibi confezionati o precotti.
Entro l’anno AmazonFresh verrà sperimentato anche a San Francisco, e poi, sulla scorta dei risultati, si deciderà se ampliare il progetto agli altri 20 mercati previsti nel 2014.

L’Italia non dovrebbe essere raggiunta prima di 2 o 3 anni da questo progetto, che al di là dei discorsi legati alla concorrenza ad esempio con la GDO, che potrebbe avere difficoltà nel fronteggiare i prezzi abitualmente bassi di Amazon, suscita altri tipi di perplessità.
Parliamo di concetti abbastanza cari alle famiglie italiane come la territorialità degli alimenti, che potrebbe non essere garantita, e dello stesso controllo qualità sui cibi.

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La ripresa trainata dal Web

ottobre 13, 2010 da · Lascia un commento
Articolo in: Articoli, Ultime News 

Le piccole e medie imprese, ormai affaticate e stanche dallo sforzo economico e strategico profuso per contrastare gli effetti negativi della crisi economica, rivolgono adesso tutta la loro attenzione alle nuove tecnologie, ed in particolare al supporto che Internet può dare per aiutare le imprese ad uscire agevolmente da un periodo non certo brillante.

I maggiori esperti del settore e gli analisti aziendali sono concordi nel considerare il mondo del Web come il “più potente strumento di intermediazione della domanda e dell’offerta”.
D’altronde i semplici dati statistici ci dicono che ormai ben 1 miliardo e 200 milioni di persone al mondo sono connessi ad internet, e addirittura, guardando in casa nostra, l’80% degli italiani con più di 35 anni considera internet la prima fonte di informazione. Nessun altro paese in Europa ha un indice così alto.

E’ su internet che si trovano le maggiori opportunità di trovare clienti e quindi di vendere, ma per fare ciò è necessario che le aziende capiscano questa situazione e ne sfruttino tutte le potenzialità.  Stando infatti ai dati comparativi internazionali le Pmi italiane non eccellono certo per capacità di utilizzo delle nuove tecnologie.

Il modo migliore per sfruttare al meglio questi dati è quello di investire e appoggiarsi a professionisti del settore, sia per conoscere le potenzialità online del loro business, sia per farsi trovare nel minor tempo possibile sui motori di ricerca.
In quest’ottica, lavori come siti di e-commerce e il relativo posizionamento sui motori di ricerca diventano dei must per contrastare la crisi, e avanzare nel miglior modo possibile verso una crescita graduale, locale e internazionale.

Fonte: Nova de il Sole 24 Ore di Giovedì 2 Settembre 2010

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