La crescita del commercio elettronico in Italia

marzo 10, 2011 da · Lascia un commento
Articolo in: Articoli, E-commerce 

L’ecommerce italiano deve fare i conti con falsi miti e scarsa cultura digitale e informatica.

Prima di avviare un’attività online è infatti necessario abbandonare i luoghi comuni che minano continuamente la crescita dell’commerce.

Bisogna sapere che i costi per la logistica in Italia sono assolutamente in linea con i costi esteri europei, anzi è addirittura la Gran Bretagna ad avere costi di spedizione più elevati.
Non si deve pensare che gli italiani siano poco avvezzi al personal computer, anzi. Il numero medio degli internauti è infatti molto simile agli altri paesi europei secondo i dati statistici forniti da Nielsen Netratings.

Ma allora la domanda è a questo punto lecita: quali sono le principali barriere dell’ecommerce italiano?
La risposta è da ricercare nella scarsità di offerta.
Sono infatti ancora pochi i siti che si occupano di ecommerce, e soprattutto in determinati settori, come ad esempio quello dell’arredamento. Ma questi dati sono destinati sicuramente a salire, viste anche le percentuali di crescita dell’abbigliamento online che salgono annualmente del 40% per ben tre anni consecutivi.

Nell’affacciarsi all’ecommerce bisogna però prima di tutto evitare quegli errori che possono portare il sito di vendita online a diventare un “sito morto”.
Gestire, almeno in fase di startup, il sito in prima persona risulta essere fondamentale per poter avviare al meglio l’attività sul web. Ma al tempo stesso però non bisogna pensare solo ai propri gusti personali, e quindi rendere disponibile online soltanto quei prodotti che si vuole vendere, ma pensare principalmente a cosa richiede il mercato.
E’ l’utente che fa la domanda, via web (altri siti) o via MDR (motori di ricerca).

Altro aspetto fondamentale è l’aspetto estetico.
Curare la grafica è importante, ma diventa inutile se non si pensa prima alla visibilità, ed in questo senso un buon posizionamento sui motori di ricerca, nazionali ed internazionali permette di essere raggiungibili da qualsiasi parte del mondo.
Infine, non adagiarsi sugli allori: un sito di ecommerce DEVE essere rinnovato almeno ogni 2-3 anni. Il web corre, le tecnologie, mai come adesso, stanno cambiando ed evolvendo in tempi rapidissimi, e quello che 3 anni fa era un sito all’avanguardia, oggi è sicuramente un sito datato.

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