Scuola punta e clicca, un progetto virtuoso
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Ai vertici delle classifiche internazionali dell’istruzione ci sono paesi come la Finlandia e la Corea del Sud, ma nella tanto bistrattata Italia – specie dal punto di vista dell’evoluzione digitale – esiste una piccola oasi felice che ha mosso i primi passi al liceo Majorana di Brindisi, da quando il preside nel 2007 ha deciso per alcune svolte che includevano l’uso di e-book e di materiali audiovisivi.
Il modo di fare scuola è così rapidamente cambiato, e tutto è iniziato da quando il preside insieme ad altri collaboratori ed insegnanti ha varato il progetto Book in progress, che ha permesso alle famiglie consistenti risparmi sui libri di testo, perché scritti dagli stessi professori sulla base dei programmi e delle loro specifiche competenze e venduti al solo prezzo di costo della stampa.
Da quel liceo, la rete Book in progress si è allargata fino ad includere altre 120 scuole italiane, e circa 100 sono in lista di attesa. Oggi il progetto si è ampliato con il “Net in progress“, che prevede l’uso di materiale multimediale ed hardware di ultima generazione.
La scuola non può restare ancorata a vecchie tradizioni strutturali e deve sapersi evolvere per un apprendimento più moderno: è per questo che nel liceo Majorana il tablet come strumento didattico è onnipresente, le famiglie li acquistano volentieri anche grazie agli sconti ottenuti tramite l’istituto stesso e reinvestono per il bene ed il futuro dei propri figli le cospicue cifre risparmiate sui libri di testo.
Questi device diventano così supporti integranti indispensabili, strumenti di una iniziativa che non ha fini di lucro ma solo quello della crescita didattica.