Samsung digitalizza la scuola italiana
Smart Future è un’iniziativa promossa da Samsung adesso anche in Italia, nelle scuole primarie e secondarie: 300 istituti selezionati tra quelli che si sono dichiarati disponibili alla sperimentazione, e che siano in linea con determinati principi e parametri di qualità, riceveranno dispositivi come lavagne elettroniche e tablet da destinare all’attività didattica in aula.
Tutte le scuole coinvolte riceveranno naturalmente la necessaria assistenza anche materiale per mettere in piedi adeguate infrastrutture in grado di rendere fruibili al meglio i dispositivi (pensiamo ad esempio alla rete Wi-Fi che dovrà raggiungere tutte le aule) ma non mancherà il supporto informatico, con la fornitura di applicazioni, software e contenuti formativi offerti in formato elettronico.
Per finire, è prevista anche l’introduzione di safety boxes sicure indispensabili per proteggere gli istituti dai furti, ed una formazione dei docenti coinvolti nel progetto al fine di renderli in grado di sfruttare tutte le potenzialità dell’ultima frontiera didattica.
Fino ad oggi solo singoli insegnanti o singole scuole avevano tentato un simile approccio, si tratta quindi di una iniziativa encomiabile che punta a colmare un certo divario già creatosi tra la scuola italiana e quella del resto d’Europa.
Il progetto coinvolgerà 7 regioni italiane fino al 2015 e sarà sottoposto ad un costante monitoraggio, sia per valutarne effetti e progressi sia per mantenere sempre aggiornati gli strumenti ed i loro contenuti.
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L’esperimento più lungo del mondo: la beffa!
Forse ricorderete di quando vi abbiamo parlato dell’esperimento della goccia di pece, ripreso 24 ore su 24 da una serie di webcam per essere certi di non perdere l’attimo esatto del distacco di tale goccia e poter così calcolare con esattezza la viscosità di tale materiale.
L’esperimento più lungo del mondo, così è stato definito, si svolge in Australia presso la Queensland University ed ha avuto inizio nel lontano 1927: ci si attendeva l’esito da un momento all’altro, ma durante il mese di luglio dal Trinity College di Dublino è arrivata la beffa, perchè il fisico Shane Bergin, che lavorava sullo stesso esperimento da “soli” 69 anni è arrivato prima, riuscendo a riprendere l’esatto momento della caduta.
La pece, da tempo in forma di goccia così come in Australia (da dove vengono trasmesse in rete le immagini in tempo reale), si è distaccata sotto il vigile occhio della telecamera, come visibile anche in questo filmato.