Gli smartphone dilagano anche tra i giovanissimi

novembre 20, 2013 da · Lascia un commento
Articolo in: Articoli, Ultime News 

Sono 4 i paesi che sono stati coinvolti dalla Commissione Europea all’interno del programma “Safer Internet“, per studiare le risposte e le modalità d’uso e di accesso dei giovanissimi che navigano attraverso dispositivi mobili in Italia, Romania, Regno Unito e Danimarca.

Si è scoperto che i ragazzi digitali con grande familiarità con smartphone, tablet e schermi tattili sono una percentuale elevatissima: quasi il 50% dei duemila giovanissimi coinvolti, infatti, naviga quotidianamente con questo tipo di device.
Ciò che sorprende è che in questa fascia di età la navigazione avviene anche tra le mura domestiche esclusivamente attraverso questi dispositivi mobili, mentre l’uso a scuola, soprattutto per quanto riguarda l’Italia – naturalmente ci riferiamo alle finalità didattiche – è ancora troppo limitato.

Un dato, per chiudere questa analisi, rende ancora più evidente la diffusione degli smartphone: solo il 7% del campione di giovanissimi italiani è sprovvisto di un cellulare adatto a navigare!
Cifre che la dicono lunga sulla base di lavoro su cui operare, sia da parte dei provider che delle istituzioni, per consapevolizzare adulti e più giovani su un uso corretto della Rete.

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Task force europea per la sicurezza online dei minori


Ancora una volta la Commissione Europea al centro della nostra attenzione, in questa occasione grazie al patto di cooperazione promosso dal vice presidente Neelie Kroes e stipulato tra Google, Facebook, Microsoft ed Apple tra gli altri.
L’obiettivo delle aziende è quello di rendere internet un posto migliore per i bambini, attraverso diverse aree di impegno: l’ideazione di strumenti user friendly per segnalare contenuti inadatti; impostazioni sulla privacy adattate all’età degli utenti; classificazione dei contenuti per ampliare il parental control; guerra totale dichiarata alla diffusione di materiale pedopornografico.
Questi principi guida hanno già ottenuto parziale applicazione da parte di un colosso del web e del social networking come Facebook, il quale ha recentemente ideato uno strumento di segnalazione abusi oltre al Centro di sicurezza delle famiglie, tutti provvedimenti adottati per migliorare la sicurezza e la privacy dei minori in rete.
Gli impegni ora si fanno più ambiziosi e soprattutto sono condivisi da un nutrito gruppo di aziende, tra le quali anche compagnie telefoniche, le quali sono consapevoli di avere la responsabilità della sicurezza dei bambini in rete e sono pronti a gettare sul campo di battaglia strumenti di protezione semplici da utilizzare ma al tempo stesso efficaci.
Non va proibito l’uso di internet ai bambini, ma è necessario insegnare loro come utilizzarlo in maniera sicura: sono queste le parole con cui Neelie Kroes ha spiegato la sua iniziativa.

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