La “bolla” di facebook
L’esordio del titolo Facebook in borsa non ha ottenuto il successo sperato, e forse le previsioni sono state troppo rosee se si considerano i continui ribassi cui è andato soggetto: tuttavia può darsi che sia ancora troppo presto per trarre valutazioni definitive, e bisognerà attendere un fisiologico assestamento.
Ciò che però sembra ricevere nell’ultimo periodo una concreta battuta di arresto è la pubblicità attravgerso il famoso social network. General Motors, ad esempio, ha deciso di sospendere le inserzioni in quanto i risultati non sono mai stati quelli sperati nonostante l’importante campagna portata avanti, e molti altri brand si stanno rendendo conto di una certa miopia che li ha fatti operare in maniera a volte poco assennata, forse abbacinati dalla grande popolarità della risorsa e dall’immenso bacino di utenza.
Ora invece sembra più chiaro che Facebook non è un luogo dove si va per comprare, ma un intrattenimento o una semplice vetrina che aumenta la visibilità, ma chi vuole fare acquisti si dirige direttamente su Google, dove la pubblicità fa molta più presa.
Staremo a vedere quante altre aziende ridimensioneranno la loro presenza sul “libro delle facce“, fatto sta che nel mese di marzo, tanto per avere un’idea della situazione, gli accessi a Facebook sono stati più numerosi da mobile che da computer: e sui telefonini le inserzioni sono del tutto assenti…
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