La banda larga a 30 mega: un dovere
Agenda Digitale: una locuzione che deve essere ai primi posti dell’attenzione rivolta dall’economia europea per trovare una via d’uscita alla crisi.
Ancora protagonista delle nostre analisi è Neelie Kroes, nelle vesti di commissaria europea dell’Agenda Digitale, in quanto è sua ferma convinzione che uno sviluppo della banda larga sia uno dei veri motori di incremento dell’attività produttiva, in grado quindi di espandere il PIL.
L’impegno dell’Europa è sostanzioso: 9,2 miliardi di euro per sostenere gli stati membri verso l’obiettivo di una connessione ad almeno 30 mega disponibile per tutti gli abitanti entro il 2020.
Si tratta di uno scenario assimilabile ad un ecosistema, perchè l’alfabetizzazione digitale genera un indotto di attività collaterali che crescono attorno ed a sostegno dell’infrastruttura di connessione, e questo oltre a generare crescita economica genera posti di lavoro.
La rete va accresciuta, devono aumentare le connessioni e l’interoperabilità tra persone ed imprese, è questa la vera soluzione alla crisi e l’Italia è fino ad ora rimasta troppo a guardare davanti a queste opportunità finanziarie e sociali.
Ora l’Europa ci sta offrendo un aiuto e tale aiuto va sfruttato per incrementare la nostra economia digitale.
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