Il web chiude alcuni dei suoi pezzi storici
La tecnologia ed i concetti sui quali si fonda la rete sono per loro stessa natura soggetti a vertiginose evoluzioni, che col passare del tempo rendono obsoleti programmi o servizi che in precedenza erano sembrati irrinunciabili.
Abbiamo visto ad esempio sparire, pochi mesi fa, il popolare omino verde di Messenger, o MSN, o Live, come si preferisce chiamarlo, “fagocitato” da Skype.
Negli ultimi giorni è sparito definitivamente anche Altavista, quello che tra il 1995 ed il 1998 è stato il motore di ricerca più usato, prima dell’avvento dell’algoritmo di Google e della sua maggiore efficienza. Yahoo! è proprietaria di Altavista, e dopo averlo annunciato più volte ora lo ha realmente chiuso, e dal suo dominio si viene reindirizzati proprio su Yahoo!, che recentemente ha effettuato anche il definitivo switch alla versione moderna della sua casella di posta, che aveva vissuto un breve “interregno” convivendo con la sua Mail Classic, ora soppiantata senza appello.
Sempre in tema di posta elettronica, anche Hotmail ha trasferito da qualche tempo tutti i suoi account sul nuovo servizio Outlook.com.
Google ha invece chiuso dal 1° luglio il suo aggregatore feed di notizie RSS, quel Google reader che da tempo era stato superato da altri tipi di risorse e che non era quini più conveniente tenere in piedi, visto lo scarso utilizzo.
Per finire, un browser, un altro progetto definitivamente chiuso: la Fondazione Mozilla aveva infatti lanciato Camino, studiato appositamente per girare sui Mac, ma ormai è diventato del tutto superfluo.
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